DOPO JUVE-NAPOLI

Spadafora e Gravina avvertono il Napoli: "Il protocollo resta valido, chi sbaglia pagherà"

Incontro tra il ministro dello Sport e il presidente della Figc: "Solo così il campionato si può svolgere in sicurezza". Intanto slitta la decisione del giudice sportivo sul possibile 3-0 a tavolino per Juve-Napoli: chiesto un supplemento di indagini

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Giornata di incontri per il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, all'indomani della brutta figura che il calcio italiano ha fatto con la vicenda di Juve-Napoli. L'attesa era soprattutto per il faccia a faccia con il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in merito al protocollo sanitario. "Ad oggi il protocollo è ancora giusto da tenere e da portare avanti, e deve essere rispettato da tutti con il massimo rigore", ha detto Spadafora. al termine della riunione con il numero uno della Federcalcio.

Ancora più nette e dure le parole di Gravina. "Crediamo molto in questo protocollo che abbiamo voluto e difeso. Se tutti abbiamo a cuore la tutela della salute e il protocollo viene rispettato da tutti nella sua integrità, credo che possiamo stare tranquilli che il campionato si puo' disputare e svolgere in sicurezza. Certo se cominciano ad esserci delle falle e qualcuno sbaglia allora quel qualcuno deve pagare", il suo commento.

L'incontro di Spadafora con la Lega, invece, ha riguardato altre problematiche. "Con Dal Pino - ha aggiunto il ministro commentando il vertice in streaming con il presidente della Serie A - abbiamo fatto un quadro della situazione generale e soprattutto abbiamo parlato del futuro del calcio, dei progetti di visione industriale, perché questo era un incontro programmato da tempo".

Intanto, il calcio si è schierato contro la decisione della Asl campana di bloccare il Napoli in vista della partenza verso Torino. Uno scontro diventato ogni ora più veemente. Ma il ministro Spadafora ha ribadito quello che è scritto nei documenti, ossia: "Alle Autorità Sanitarie Locali è demandata una chiara responsabilità e una precisa azione di vigilanza". Che è poi in definitiva la tesi del CTS.

Alle Asl compete, dunque, far rispettare un divieto di trasferta quando la situazione lo ritenga opportuno. Per esempio quando è in vigore un lockdown regionale o quando i casi siano tanti e le terapie intensive piene.
Il "governo" del pallone, dal canto suo spiega che è stato praticamente rigettato un protocollo validato dal CTS. Un precedente, in questo senso, è quello di Crotone-Milan con la Asl di Milano che aveva provato in qualche modo a sollevare dubbi. Il tutto si era ripianificato con una telefonata con la Lega Calcio.

Ora tutto finirà di fronte al Collegio di Garanzia presso il Coni che rappresenta l'ultimo grado di guidizio sportivo. 
C'è, infine, il capitolo date se la gara dovesse essere poi recuperata: l'unica possibile è il 13 gennaio 2021 che si incastra tra i 4 giorni di Inter -Juve e gli 8 della Supercoppa Juve-Napoli.

GIUDICE SPORTIVO, SLITTA LA DECISIONE: CHIESTO SUPPLEMENTO DI INDAGINI
Conferma da parte dell’ANSA sullo slittamento della decisione del Giudice sportivo su Juve-Napoli. È stato disposto un supplemento di indagini sulla partita (non disputata). La decisione su questo caso non sarà quindi contenuta nel prossimo comunicato del giudice Gerardo Mastrandrea, atteso martedì con gli altri provvedimenti sull'ultimo turno di campionato. Non è escluso che servirà più di una settimana, con il Napoli pronto al ricorso contro un eventuale 3-0 a tavolino.

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