Se Atalanta-Cremonese ha aperto le danze della domenica di Serie A, sarà la sfida del Gewiss, a chiuderle, almeno per oggi: Juve-Salernitana. Allegri ha chiesto ai suoi di essere "bruttini e vincenti", ma in realtà la sua Juve è ancora in cerca di un'identità precisa e non ha forse ancora capito quale possa essere il suo ruolo in questo campionato. Restano le pesanti assenze, da Chiesa a Pogba, passando per Di Maria, tre che un cambio di marcia, quando sarà, lo porteranno certamente, ma anche la sensazioni di dover alzare i po' i giri, specie in mezzo al campo dove a Paredes, fin qui più che positivo, faranno da partner Miretti e Fagioli (anche Locatelli è ko, ndr), due che in quanto a dinamismo non faranno certamente mancare il proprio contributo.
Il dinamismo è però anche la caratteristica principale della Salernitana. Imparata la lezione di un anno, lo scorso, cominciato malissimo e finito in gloria, i campani stavolta hanno messo già fieno in cascina e con Nicola dall'inizio stanno mostrando qualità e intensità. Insomma, non andranno allo Stadium ad attaccare a testa bassa, ma nemmeno se ne staranno lì a prendere randellate senza reagire. Bruttini e vincenti, tornando alla Juve, può anche voler dire superare nuovamente l'Inter in classifica e non perdere contatto dalle prime. Perché siamo solo all'inizio, ma restare aggrappati a chi prova a fuggire eviterebbe ai bianconeri di arrivare, come un anno fa, con il fiato corto nel pieno di una rincorsa.
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