Ora il documento dovrà essere discusso dalle commissioni, a partire da venerdì, e approderà nell'aula del Consiglio comunale la prossima settimana
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La Giunta del comune di Milano ha approvato la delibera relativa alla vendita dello stadio di San Siro e delle aree circostanti a Inter e Milan. Ora il documento dovrà essere discusso dalle commissioni, a partire da venerdì, e approderà nell'aula del Consiglio comunale la prossima settimana. "Vi confermo che la Giunta ha esaminato favorevolmente la proposta che verrà portata all'attenzione del Consiglio comunale - ha detto la vicesindaca che ha la delega all'Urbanistica Anna Scavuzzo nel dopo giunta convocato con la stampa -. Ora ci saranno una serie di commissioni dedicate per entrare nel merito del provvedimento". La parola passa al Consiglio comunale (da venerdì la discussione) nel quale diversi esponenti della maggioranza di centrosinistra si sono già espressi contro il provvedimento, che è strutturato in 159 pagine comprensive di planimetrie.
Il progetto relativo alla vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan prevede che il 50% dell'area resti a verde. Si tratta di almeno 80mila metri quadrati, di cui 50mila di verde profondo, che torneranno di proprietà comunale al termine dei lavori mentre la manutenzione resterà in carico ai club per almeno 30 anni. È uno dei passaggi della delibera approvata dalla giunta sulla vendita del Meazza. Il prezzo di vendita dello stadio ai club è di 197.075.590 euro, 73 milioni saranno versati al Comune di Milano contestualmente alla sottoscrizione del contratto, la restante parte sarà rateizzata e garantita da apposite fideiussioni bancarie o assicurative. La proposta prevede una serie di clausole a tutela dell'operazione, volte a impedire eventuali operazioni speculative. Tra queste, la clausola 'earn out' che obbliga l'acquirente a versare al Comune una percentuale delle plusvalenze generate in caso di vendita a terzi nell'arco dei primi 5 anni dalla sottoscrizione del contratto. Inoltre è prevista la risoluzione del contratto di vendita, con riconsegna dei beni al Comune dietro restituzione del corrispettivo versato fino a tale data, qualora non sussistano i presupposti di legge per l'avvio dei lavori, nei termini indicati dalla delibera. Ancora, in caso di trasferimento a terzi di tutte o parte delle aree ad un prezzo pari o inferiore a quello di acquisto, il Comune potrà esercitare il diritto di prelazione.
L'impianto, la cui capienza è stata stabilita in almeno 70mila posti, e l'intero progetto dovranno essere progettati e realizzati "in modo da assicurare la piena accessibilità e fruibilità a tutte le categorie di utenti". Per quanto riguarda la rimozione dell'attuale tunnel Patroclo e le opere di bonifica dell'area il Comune sosterrà una quota dei relativi costi fino a un massimo di 22 milioni di euro, quindi in diminuzione rispetto ai 36 milioni previsti inizialmente.
"È stato un lavoro importante e ci tengo a ringraziare tutta la giunta e il Consiglio comunale che ci ha dato il perimetro in questi anni in cui abbiamo potuto costruire una proposta", ha aggiunto la vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, commentando il via libera della giunta alla delibera per la cessione dello stadio di San Siro a Milan e Inter.
MAROTTA: "PASSAGGIO IMPORTANTE"
"È un passaggio importante come importante è avere uno stadio che corrisponde ai requisiti di modernità". Così il presidente dell'Inter Beppe Marotta a Sky. "Questo stadio, pur essendo datato, è da trent'anni che c'è ma avete visto quali comfort e comodità offre. In Italia siamo ancora ai fanalini di coda, bisogna adeguarsi. La giunta ha approvato e attendiamo il consulto del Consiglio comunale della prossima settimana, quello sarà l'ultimo atto e speriamo bene".