"Lasciate in pace la famiglia Garrone, a cui va eretto un monumento per quanto fatto in favore della Sampdoria. Il presidente sono io e sto venendo a Genova per incontrare pubblicamente i rappresentanti di chi contesta. Non possono prendersela con lui e con la sua famiglia, una delle più nobili di Genova". Così, sull'emittente ligure Primocanale, il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha risposto dopo la contestazione andata in scena sotto l'abitazione dell'ex presidente della società blucerchiata al termine di una assemblea pubblica alla sala chiamata del porto. Nel corso della contestazione i tifosi hanno intonato il coro "Garrone, tu ce lo hai messo e tu ce lo togli", con riferimento all'attuale proprietario della Sampdoria. Poche ore prima della risposta di Ferrero sul profilo Facebook della Federclubs è stata pubblicata una lettera aperta indirizzata proprio a Edoardo Garrone nella quale si chiede di intervenire, anche alle luce della fallita trattativa per la cessione del club alla cordata rappresentata da Gianluca Vialli. "Cinque anni fa, nello stupore generale di tutto l'ambiente Blucerchiato, Lei si è presentato in sala stampa introducendo e garantendo per un personaggio discutibile, fresco di fallimento con altre imprese, senza esperienza nel calcio. Non abbiamo mai capito appieno il suo gesto, le spiegazioni ufficiali sono sempre sembrate lacunose ma abbiamo comunque deciso di concedere tempo al nuovo corso, anche perché non esistevano alternative all'orizzonte", si legge nella lettera che si conclude così: "È il momento di farsi avanti, la Samp merita di più. Merita chiarezza, merita dignità, merita gente che ammetta di aver sbagliato e si rimbocchi le maniche - senza indugi - e onori la propria parola".