L'EVENTO

Mourinho: "Roma la sfida più importante, non sono qui in vacanza"

Il tecnico giallorosso: "Io vittima dei miei stessi successi, farò di tutto per difendere i miei giocatori"

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A Roma è lo Special Day. Sulla Terrazza Caffarelli è andata in scena l'attesissima presentazione del nuovo tecnico giallorosso Josè Mourinho. "Devo ringraziare i tifosi, mi sono sentito subito in debito per questa accoglienza - ha dichiarato Mou -. Non sono qui in vacanza, ma per lavorare". "La Roma è la sfida più importante. Il progetto del club è chiaro e servirà tempo - ha aggiunto -. Sono vittima dei miei stessi successi e sarò antipatico nel mio lavoro".

LA CONFERENZA DI MOURINHO

Il ringraziamento ai tifosi
"Prima di tutto devo ringraziare i tifosi perché la reazione al mio arrivo alla Roma è stata eccezionale. Ho avuto subito la sensazione di essere in debito. E' stata un'accoglienza emozionante, mi ha colpito moltissimo. Ringrazio anche la fiducia del club e della proprietà"

Perché sono qui?
"Nulla viene dal nulla e nulla ritorna nel nulla. Sono vicino alla statua di Marco Aurelio. Sono molto vicino alla filosofia e al progetto della proprietà. Non bisogna mai dimenticare il passato fantastico di questo club, ma voglio anche costruire il futuro. La proprietà non vuole successo oggi e problemi domani, ma una situazione sostenibile nel futuro. I Friedkin stanno facendo le cose con passione. E' tempo di lavorare col mio staff e con tutte le persone di Trigoria"

"Non sono qui in vacanza"
"Non ho scelto la Roma per la città. Non sono qui in vacanza. La città è incredibile e il legame con la città è ovvio. Nel mondo si confonde la città col club e questa è una responsabilità che sento. Siamo qui per lavorare e fare bene". 

La pressione mediatica
"Ho dovuto cambiare telefono già tre volte. Non so come, ma la stampa trova sempre il mio numero... Scherzi a parte è fantastico e incredibile. L'Italia ti manca quando non sei qui. Però c'è un lavoro da fare internamente e noi all'interno del club ci dobbiamo concentrare su quello, non sulla stampa. Non sono troppo simpatico quando lavoro. Io lavoro per difendere il mio club e quello che succede rimane all'interno dello spogliatoio"

Cambiare la mentalità del gruppo
"Prima bisogna conoscerlo un gruppo. Non si cambiano le cose se prima non si ha consapevolezza di quello che succede. Ci sono comunque dei principi fondamentali non negoziabili. Già dal primo allenamento si capirà il mio modo di lavorare. Voglio sempre il 100%. A Trigoria ho visto una grande gioia e una grande voglia di lavorare insieme al massimo. Ho provato una grande sensazione. C'è stato subito un buon feeling"

Carisma e influenza sul mercato
"Non ho parlato con nessuno. E' la verità. Parlo con Tiago e la proprietà, con le diverse aree del club. Ma non ho contattato giocatori"

La sfida più importante della carriera
"La prossima sfida è sempre la più importante della mia carriera. In questo caso, ora è la Roma. Il momento del calcio italiano? Stiamo parlando della finalista di Euro 2020 con quasi tutti i calciatori che giocano in Italia. Se le squadre italiane non fanno bene in Europa la responsabilità è nostra"

Come è cambiato Mou
"Se gli anni non ci rendono dei professionisti migliori, vuol dire che qualcosa non sta andando nel verso giusto. Sono più maturo, ma il Dna è lo stesso. Sono quello che sono, nel bene e nel male. Sostanzialmente sono la stessa persona"

Il futuro di Dzeko e la fascia da capitano
"Non voglio rispondere. Non devo dire quello che faccio nel mio club. Non voglio entrare in questa dinamica. Non voglio condividere con la stampa il mio lavoro al'interno. Il capitano? Lo sapranno prima la società e i giocatori"

Veni, vidi, vici
"E' un contratto triennale e poi spetterà al club decidere il futuro. Non si può però sfuggire dal fatto che qui non si vince da tanti anni. Come mai la squadra è arrivata a tanti punti dalla prima in classifica? Sono domande che dobbiamo farci. La proprietà e i dirigenti conoscono le risposte meglio di me e sanno che c'è da fare. Arrivare a vincere subito non voglio dire che non sia possibile, ma normalmente non è così"

Spinazzola e Cristante
"Siamo tutti felici di avere Spinazzola e Cristante in una nazionale che ha fatto molto bene a Euro 2020. E' un grande motivo d'orgoglio anche per me che non ho ancora lavorato con loro. I giocatori della Roma sono già i miei giocatori. Cristante dimostra che l'Italia è piena di talenti e si gioca solo in 11. Anche Mancini ha grande rispetto per Cristante e appena c'è un momento di difficoltà lo chiama in causa. Ha personalità e lo aspetto a braccia aperte. Ci dispiace per quello che è successo a Spinazzola. Ma è incredibile perché ha una grande gioia. E' arrivato a Trigoria e si è dimostrato subito positivo. Non lo avremo per tanto tempo e sarà dura per lui o per noi. La soluzione? Abbiamo Calafior e abbiamo fiducia in lui, ma è giovane. Quindi avremo bisogno di un altro terzino sinistro"

Il ruolo di Mou in Italia
"Io sono l'allenatore della Roma. Non voglio essere nulla di più. Qui c'è tanto da fare e mi devo concentrare sul mio ruolo. Per difendere i miei giocatori farò di tutto. Non voglio cercare problemi. Mi voglio divertire, ma non ho tempo per cercare situazioni complicate"

Obiettivi e responsabilità
"Sono vittima del modo in cui la gente mi guarda e dei miei successi. Nello United ho vinto tre titoli ed è stato un disastro... quello che per me è un disastro, per gli altri è fantastico. Obiettivi? La prima partita ufficiale la vogliamo vincere, poi penseremo al secondo match. Cercheremo di essere pragmatici. Questa squadra ogni giorno deve migliorare. Dobbiamo lavorare sulle strutture a Trigoria e sui giocatori". 

La risposta alle critiche
"Non ho nulla da rispondere. I miei ultimi tre club. Scudetto con Chelsea, tre coppe con lo United, una finale col Tottenham e un sesto posto in rimonta. Quello che per me è un disastro qualcuno non l'ha mai fatto nella vita. E' così... è colpa mia"

La Roma di Mourinho
"Non voglio la Roma di Mou. Voglio la Roma dei romanisti. Sono uno in più. Non mi piace sentir parlare di Roma di Mourinho"

Roma pronta per vincere?
"Non è una mia ossessione pensare in questo modo. Non si può scappare dalla verità e dagli ultimi risultati della Roma. E' la realtà. Ma prima vogliamo capire bene perché bbiamo finito 29 punti dalla vetta e 16 punti dietro il quarto posto e definire come impostare questo progetto. Ovviamente servirà del tempo. Il tempo è stata una parola chiave quando ci siamo incontrati con la proprietà giallorossa. Però se possiamo accelerare questo processo, meglio. Questa è la mia natura e voglio che tutti all'interno del club abbiano questa mentalità"

Stagione senza titoli positiva?
"Voi parlate di titoli, noi di tempo, progetto e lavoro. Non faccio promesse. I titoli arriveranno. Non vogliono un successo isolato, vogliono arrivare in alto e rimanerci. E' più difficile, ma vogliamo creare una realtà sostenibile"

Zaniolo
"Dobbiamo capire, comunicare e analizzare le sue caratteristiche. Ho una squadra tecnica che mi piace molto. C'è talento e passione. Zaniolo ha un talento fantastico come altri nella squadra. Sappiamo cosa gli è successo dal punto di vista degli infortuni. Dobbiamo trovare il suo habitat naturale dove si può esprimere al massimo. Dobbiamo cercare un'idea di gioco che renda felici i giocatori"

L'uomo Mourinho e le idee tattiche
"Abbiamo un'idea di gioco, ma ogni giorno dovremo elaborarla e adattarla per far esprimere i giocatori al massimo. Non vogliamo far giocare i calciatori nel ruolo sbagliato o in una situazione che non li fa rendere. Il calcio è molto cambiato ed è difficile definire un modulo esatto. Durante la partita oggi bisogna avere la possibilità di cambiare. Si può giocare in un modo quando hai la palla e in un altro quando non ce l'hai. Il documentario quando ero al Tottenham ha mostrato esattamente quello che succede. Dopo un po' ci si dimentica dei microfoni negli spogliatoi e non si fa teatro" 

L'Inter, Conte e CR7
"Nelle storie dei club ci sono allenatori che non si possono paragonare mai. Qua non puoi paragonare nessuno a Liedholm o Capello. All'Inter non puoi paragonare nessuno a me o a Herrera. Cristiano Ronaldo non si deve preoccupare di me perché non sono un difensore centrale, altrimenti lo picchiavo di sicuro... ma sono troppo vecchio e scarso"

La Roma tra tre anni
"La vedo che festeggia. Cosa? Qualcosa..."

 

LE PAROLE DI TIAGO PINTO
"Ecco Mourinho, credo che basti... La sua carriera parla da sola. Oggi è un giorno molto felice per noi. Sappiamo tutti che è un primo step per un cambiamento di mentalità. Ci aspettiamo tante cose buone nei prossimi tre anni. Grazie a lui per aver creduto al nostro progetto. Vogliamo imparare e fare molte cose con lui"

I CONVOCATI PER IL RITIRO
La Roma ha comunicato la lista dei convocati per il ritiro precampionato. Spicca la lista degli assenti: Pedro, Kluivert, Olsen, Nzonzi, Santon, Pastore, Coric e Fazio. Avvertiti con una lettera, non sono tenuti a presentarsi a Trigoria. Questi giocatori sono quindi sul mercato.

MOU AI MUSEI CAPITOLINI
Al via il Mou-day. Il nuovo tecnico della Roma, Jose Mourinho, ha postato una foto con la statua della lupa capitolina sullo sfondo, a pochi minuti dalla conferenza stampa di presentazione che si terra' a Palazzo Caffarelli, ai Musei capitolini. Ai piedi del Campidoglio alcuni tifosi si stanno raggruppando per dare il saluto al nuovo tecnico. Per l'evento e' stata chiusa dalle 12 alle 18 la camera ardente per Raffaela Carra'.

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