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Roma, Mourinho: "Non si poteva fare di più. Un po' mi dispiace per il Verona"

Il tecnico giallorosso dopo il successo contro l'Hellas: "Anche in dieci ci hanno creato difficoltà"

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Roma, Mourinho: "Non si poteva fare di più. Un po' mi dispiace per il Verona" - foto 1
© italyphotopress

Tre punti per presentarsi al derby con la testa avanti: la Roma batte il Verona per più di un tempo in dieci uomini, lo fa nel finale grazie a Volpato, sale a 25 punti, uno in più della Lazio, e si prende il quarto posto, tutti motivi per far sorridere Mourinho. Ma nel post partita il tecnico giallorosso dà prova di grande empatia con l'avversario superato in extremis: "Il Verona ha lottato tanto per ottenere con un punto" ha dichiarato il portoghese a Dazn. "L'allenatore (Bocchetti, ndr) è giovane e bravo, ha organizzato bene la squadra anche in 10. Ci ha creato tante difficoltà, hanno fatto bene a perdere tempo per alcuni minuti. Sono molto contento per la vittoria. Però nutro un sentimento positivo verso di loro perché la posizione in classifica è complicata. Mi dispiace per loro". Poi un'analisi sulla partita dei suoi uomini e sulle sue stesse scelte: "Abbiamo fatto di tutto per cercare di vincere. A volte esco dal campo con la sensazione che potevo fare di più per aiutare la squadra, oggi no, non potevo fare niente di più. Ho cambiato sistema due volte, ho messo tutti gli attaccanti e ho creduto nel talento e nella creatività di questo bambino (Volpato, ndr). Ho creduto in Matic, che poteva fare la differenza. Quando vinci al 90' si può parlare di fortuna, ma l'abbiamo cercata per 45 minuti". Importante anche il fatto che si sia sbloccato Zaniolo: "Quanta fiduciagli può dare il gol? Il suo atteggiamento e la voglia di aiutare la squadra non mi rendono mai arrabbiato. Lui dà tutto quello che ha, crea difficoltà agli avversari che sono costretti a fare fallo. Sono sempre contento di lui".  Adesso testa alla Lazio. Anzi no. Mourinho è categorico: "Il derby? Non mi interessa, penso alla prossima partita, non alla Lazio. Quando un allenatore pensa a una partita e non a quella successiva di solito non finisce bene. Io ho avuto esperienze di questo tipo. Mi rifiuto di parlare della prossima partita di campionato e se qualcuno dei miei giocatori lo fa sbaglia. Io non sbaglio sicuramente. Dobbiamo prima giocare giovedì (contro il Ludogorets, In Europa League, ndr) e venerdì mattina penseremo alla prossima".

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