L'INTERVISTA

Gianni Rivera a sorpresa: "Pronto a prendere il Bari e ad allenare a 80 anni"

"Con un gruppo di amici imprenditori abbiamo deciso di investire nel calcio. L'esperienza ce l'ho, ho sempre fatto il mister in campo..."

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Gianni Rivera a sorpresa: "Pronto a prendere il Bari e ad allenare a 80 anni" - foto 1
© Getty Images

A quasi 80 anni Gianni Rivera è pronto a reinventarsi. "Con un gruppo di amici imprenditori abbiamo deciso di investire nel calcio, in Serie A o in Serie B - ha spiegato in un'intervista al Corriere della Sera -. A cominciare dal Bari. Abbiamo già avuto contatti telefonici col sindaco Antonio Decaro e gli abbiamo fatto presente che siamo disponibili ad acquistare la società". Ma non è tutto qui. L'ex Golden Boy del calcio italiano punta infatti anche alla panchina dei Galletti: "L'esperienza ce l'ho, ho sempre fatto il mister in campo... - ha svelato -. Allenare il Milan? Mai dire mai. Rivera non ha età...". 

Nonostante l'età, dunque, Gianni Rivera guarda vanti e lo fa con un ambizioso progetto nel mirino. "L'idea di portare una squadra dalla B alla A mi è sempre piaciuta - ha spiegato -. Ho anche l'Academy Gianni Rivera che potrebbe crescere molti giovani". "Lo spareggio perso dal Bari non ha reso subito concreta la proposta, ma siamo in attesa di sviluppi - ha aggiunto -. Altrimenti siamo aperti ad altre offerte". Parole che lasciano pochi dubbi sulle intenzioni di Rivera e sulla cordata che l'ha scelto come uomo-immagine e futuro mister a capo del progetto. "Tavecchio sei anni fa mi voleva alla guida della Nazionale al posto di Giampiero Ventura, ma non avevo il patentino da allenatore - ha proseguito l'ex Golden Boy -. Fare il corso a Coverciano fu inevitabile". "Quando ho smesso di giocare ho sbagliato - ha proseguito -. Sono diventato subito vicepresidente del Milan con Felice Colombo: spingemmo Fabio Capello a fare il corso allenatori e io potevo farlo insieme a lui, ma allora mi sentivo più dirigente che mister. Poi sono entrato in politica e per vent'anni la mia vita è stata quella". 

Poi qualche dichiarazioni tecnica sul calcio dei nostri giorni. "La costruzione dal basso? Le squadre stanno ore nella propria metà campo invece di aggredire quella altrui. E' una tattica che andrebbe abolita per legge - ha spiegato Rivera -. Con questa idea io il 4-0 di Italia-Germania non avrei mai potuto segnarlo". "Il calcio sacrifica i numeri 10 perché non ci sono più - ha aggiunto -. Se hai i numeri, vengono fuori. Con la preparazione di oggi Rivera sarebbe sempre Rivera".

Infine qualche battuta sul Milan. "De Ketelaere? Non lo conosco così bene da poter dire cosa sia meglio per lui. Se ha la stoffa, la deve tirare fuori, se ci sono ostacoli che lo bloccano lui o la società devono rimuoverli - ha dichiarato Rivera -. Paolo Maldini non meritava quel trattamento. La società doveva mettergli a disposizione le risorse per migliorare la squadra, non metterlo alla porta, tantomeno in quel modo". 

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