"Entro cinque o sei anni il campionato arabo sarà tra le quattro o cinque leghe più competitive del mondo"
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Dal ritiro del Portogallo Cristiano Ronaldo ha dato il suo benvenuto al ct Roberto Martinez e ribadito la sua voglia di continuare ad aiutare la nazionale. "Il mio ruolo in nazionale, negli ultimi 10-15 anni, è sempre stato lo stesso - ha spiegato CR7 -. Se mi vogliono, ci sarò sempre. La mia motivazione è intatta, anno dopo anno, è come se fosse la prima volta". "Ho pensato all'addio alla nazionale? Non mentirò. Nella nostra vita dobbiamo mettere tutto in discussione. Abbiamo pensato, riflettuto, io e la mia famiglia, ma poi siamo giunti alla conclusione che, nonostante le difficoltà, non potevamo gettare la spugna", ha aggiunto.
"Siamo tutti molto motivati, inizia un nuovo capitolo, con un nuovo allenatore che ha idee diverse, ma quella di fondo è sempre la stessa, ovvero vincere e portare il Portogallo ai massimi livelli", ha continuato il 38enne dell'Al-Nassr caricando poi la squadra in vista della gara con il Liechtenstein valida per le qualificazioni a Euro 2024. "Vogliamo partire con il piede giusto, sappiamo che sulla carta questa partita può sembrare facile, ma il calcio si è molto evoluto e non esistono più avversari semplici - ha sottolineato Ronaldo -. Comunque l'aria in ritiro è molto positiva, siamo tutti molto motivati e questa è la cosa più importante".
"Io sono sempre pronto a tutto, sono in Nazionale da 20 anni ed e' sempre un orgoglio essere qui - ha proseguito CR7 -. Voglio aiutare la squadra, fa parte del mio dna: certo, sarebbe brutto se dicessi che non sono qui per giocare, ma rispetto le decisioni dell'allenatore". "In ogni caso dai primi allenamenti vedo una buona intensità, ci sono dei cambiamenti e questi nella vita fanno sempre bene - ha aggiunto -. Probabilmente saremo una squadra più votata all'attacco, il sistema di gioco potrebbe cambiare, ma non sta a me parlarne". "Comunque c'è una nuova generazione che potrebbe voler vincere tanto, ma servirà tempo: le cose non arrivano dall'oggi al domani - ha proseguito la stella del Portogallo -. E io imparo molto dai giovani, hanno sempre qualcosa da insegnare. Lo ripeto, l'aria è sana, più fresca, e c'è una bella atmosfera: non vediamo l'ora di giocare".
Infine qualche considerazione sull'avventura in Arabia. "Sto giocando in un campionato molto competitivo, si dovrebbe guardare al campionato saudita in modo diverso - ha spiegato Ronaldo -. Ovviamente non è come la Premier League, mentirei se lo dicessi, ma è competitivo. Mi ha sorpreso in positivo". "Ci sono buone squadre, è equilibrato, i giocatori arabi sono bravi, gli stranieri danno qualità - ha aggiunto -. Forse sarà, entro 5 o 6 anni, il 4° o 5° campionato più competitivo del mondo".
Quanto infine alle voci di un addio alla nazionale, i tifosi di CR7 possono stare tranquilli. "Sono riuscito a vedere la situazione da diverse angolazioni. Ho imparato molto. Sono felice di essere tornato - ha spiegato l'ex attaccante della Juve -. Il mister ha dimostrato di contare su di me". "Ho sempre voluto giocare. Come sapete, ha parlato con tutti e anche con me. E sono riuscito a capire che ho ancora molto da dare alla Nazionale - ha concluso -. Lo sento, lo voglio e il mio desiderio è portare il Portogallo ai massimi livelli. Darò sempre il mio contributo quando hanno bisogno di me".