SAMPDORIA-FIORENTINA 2-1

Quagliarella entra e affonda la Fiorentina: la Samp torna a vincere

Vlahovic croce e delizia dei viola, regala un gol e poi pareggia ma i cambi del sor Claudio decidono la partita

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La classe enorme di Quagliarella regala tre punti alla Sampdoria. Entrato al 20' della ripresa, l'intramontabile attaccante decide la gara concludendo un'azione iniziata proprio da lui e continuata da Candreva. Nel primo, al gol di Keita (errore in fase difensiva di Vlahovic) aveva risposto proprio Vlahovic dopo un mezzo miracolo di Audero. Per la Fiorentina e per Prandelli la situazione è sempre più problematica. 

LA PARTITA
Equilibrio e prudenza, secondo le attitudini dell'aggiustatore Ranieri e del temporeggiatore Prandelli, consapevoli della necessità di fare punti, magari l'allenatore viola un po' più affamato per cercare di stare fuori dal girone infernale. Due linee da 4 vicinissime per la Samp, con Ramirez ben alle spalle di Keita. Solito 3-5-2 per la Fiorentina, con libertà d'azione quasi totale per Biraghi a sinistra, più limitata per Venuti a destra. Certo, ci fosse Ribery e se la Fiorentina avesse qualche punto in più, sarebbe sfida con un certo presentimento di spettacolo. Così no. Bisogna accontentarsi di quello che si vede. 

Ma per fortuna tra i 22 in campo c'è Dusan Vlahovic. Affermazione che vale per uno spettatore neutrale, ovviamente. Il gioiello serbo poco dopo la mezz'ora di gioco regala interessa a una partita che rischia la stagnazione. Prima si rende colpevole di un peccato di gioventù, lasciando passare un pallone velenoso nella sua area su calcio d'angolo di Ramirez. Un'incertezza che consente a Keita Baldè di infilarsi in anticipo su Dragowski e di portare in vantaggio la Samp. Ma appena sei minuti dopo è lo stesso Vlahovic ad arrivare prima di tutti su un pallone che Audero ha appena tolto dall'incrocio dei pali dove è stato indirizzato da Pulgar su punizione. Serve la goal line technology per determinare l'1-1, perché Audero dà l'impressione di aver preso pure quello. Solo l'impressione. 

L'impressione generale invece è che al gol in un primo tempo così si possa arrivare solo per un concorso di circostanze: due palle inattive, due situazioni al limite. Le difese sono messe bene, magari quella viola un tantino più alta, quella doriana più protetta dalla linea successiva. le fasi di possesso non durano mai molto, c'è sempre un'intuizione che interferisce su qualche linea di passaggio e che provoca una transizione. Il che alla fine significa equilibrio e prudenza, ma qui torniamo sulle caratteristiche dei due allenatori. 

Decisamente diversa la Fiorentina che addenta il secondo tempo con un altro appetito dopo aver temuto di perdere Vlahovic per un infortunio. Stessi undici in campo  ma diversissimo atteggiamento. E quando il piglio è quello giusto, arrivare in zona gol diventa infinitamente più facile. I viola sfiorano il vantaggio per due volte in due minuti, prima con un colpo di testa di Milenkovic che finisce sul palo (poi Pezzella tenta in tap-in ma in fuorigioco), poi con una conclusione dal limite di Bonaventura che passa a pochissimo dal palo. In questo inizio di secondo tempo oltre al risveglio della squadra di Prandelli si registrano anche un certo surriscaldamento degli animi e una sola sortita doriana, con tiro finale di Keita in diagonale, fuori. 

Quel vecchio marpione del sor Claudio capisce che così come è messa la sua Samp non può andare da nessuna parte. Tra bravura e fortuna architetta un doppio cambio, dentro Candreva e Quagliarella, fuori gli esterni Damsgaard e Jankto in tono minore rispetto al solito. E così. dopo aver corso un pericolo per un colpo di testa di Kouamè, la Samp passa in vantaggio con un'azione completamente orchestrata dai due nuovi entrati: parte Quagliarella con un''apertura illuminante per Candreva, cross basso all'indietro e conclusione perfetta dello stesso Quagliarella resa imparabile da un tocco di Pezzella. Ennesima magia di un attaccante che con il pallone tra i piedi è sempre di un'altra categoria. 

Con la Fiorentina in svantaggio e con una manciata di minuti da giocare, viene spontaneo chiedersi come mai Prandelli non stia pensando di cambiare qualcosa. La risposta arriva a otto minuti dal novantesimo, quando entrano Malcuit e Callejon per Venuti e Pezzella. Cambio di modulo oltre che di uomini, ma intanto i minuti scorrono. I cambi non ottengono lo stesso effetto di quelli doriani, ma sicuramente ha qualche effetto un improvviso cambio di ritmo. Biraghi dalla distanza va a un passo dal gol ma Colley respinge sulla linea. E' però Martinez Quarta a evitare il gol del 3-1 con un anticipo sontuoso su Quagliarella. E la Fiorentina torna a casa ancora una volta a mani vuote, nonostante un ultimo tentativo di testa di Milenkovic che va a un palmo dal palo. 

LE PAGELLE
Martinez Quarta
 6,5- Difensore di quelli che andavano di moda negli anni '80, molto rapido negli spazi brevi ma anche capace di far ripartire l'azione sullo slancio dei recuperi riusciti. 
Silva 6,5 - Centrocampista con altissimo quoziente di intelligenza, classico metronomo capace di rallentare e accelerare nella maniera più utile alla squadra. 
Keita 6,5 - Costantemente solo contro tre, sfrutta la sua velocità e la sua capacità di prevedere l'errore dell'avversario. Fin dall'inizio è il più pericoloso della sua squadra ed è lestissimo ad approfittare di un'incertezza difensiva per segnare l'1-0. 
Vlahovic 6,5 - Il destino è quello di essere croce e delizia del popolo viola, un destino che si materializza in quei 6 minuti del primo tempo in cui regala il vantaggio alla Samp e poi firma il pareggio. 
Pulgar 6,5- Può essere anche poco appariscente nelle fasi normali di gioco non essendo dotato di gran dinamismo, ma quando la palla viene messa per terra per una punizione sa accendere improvvisamente la luce. 
Castrovilli 5 - Sgabbia animato da un impeto lodevole ma troppo egoriferito, nel senso che vorrebbe fare tutto lui, salvo poi diventare facile preda della difesa avversaria. 
Quagliarella 7 - Giù il cappello di fronte alla straordinaria intelligenza calcistica di questo giocatore, capace di essere regista e bomber all'interno della stessa azione e nel giro di pochissimi secondi. 

IL TABELLINO
SAMPDORIA-FIORENTINA 2-1
Sampdoria
(4-4-1-1): Audero 6,5; Bereszynski 6, Yoshida 6, Colley 6,5, Augello 6; Damsgaard 5,5 (20' st Candreva 6,5), Thorsby 6, Silva 6,5 (30' st Ekdal 6), Jankto 5,5 (20' st Quagliarella 7); Ramirez 6; Keita 6,5 (44' st Leris sv). All.: Ranieri 7. A disp.: Letica, Ferrari, Regini, Verre, Ravaglia, Askildsen, Torregrossa, Gabbiadini.
Fiorentina (3-5-2): Dragowski 5,5; Milenkovic 6, Pezzella 6 (37' st Callejon sv), Martinez Quarta 6,5; Venuti 5 (37' st Malcuit sv), Pulgar 6,5, Bonaventura 5,5, Castrovilli 5, Biraghi 6; Kouame 5, Vlahovic 6,5. All.: Prandelli 5. A disp.: Terracciano, Barreca, Borja Valero, Eysseric, Montiel, Caceres, Rosati, Igor, Kokorin, Maxi Oliveira.
Arbitro: Maresca
Marcatori: 31' pt Keita (S), 37' pt Vlahovic (F), 26' st Quagliarella (S)
Ammoniti: Damsgaard (S), Pulgar, Bonaventura (F)
Espulsi: -

LE STATISTICHE DI OPTA
• La Sampdoria ha vinto entrambe le sfide stagionali di campionato contro la Fiorentina per la prima volta dalla stagione 2017/18, con Marco Giampaolo in panchina.
• Presenza numero 487ª in Serie A per Quagliarella, che supera Giuseppe Favalli e si colloca in solitaria al 19º posto nella classifica all-time per partite giocate nella competizione.
• Con questa rete Fabio Quagliarella ha eguagliato Adriano Bassetto (92 gol) al 2° posto dei migliori marcatori nella storia della Sampdoria in Serie A - in prima posizione Roberto Mancini con 132 reti.
• Keita Baldé ha messo a segno la sua quarta rete contro la Fiorentina in Serie A – contro nessuna squadra ha fatto meglio (quattro anche contro l’Empoli).
• Secondo gol di testa per Keita Baldè in Serie A: prima di oggi, l’ultimo messo a segno con questo fondamentale in campionato risaliva al gennaio 2016 (con la maglia della Lazio contro il Chievo, su assist di Candreva).
• Dusan Vlahovic è uno dei soli tre giocatori nati negli anni 2000 ad aver segnato almeno otto gol in questa stagione nei Top-5 campionati europei, con Moise Kean e Erling Haaland.
• Tra i giocatori con almeno 5 gol nei top-5 in corso, solo Diogo Jota (5) ha giocato meno gare del primo minuto di Keita (6).
• Solo Muriel (sei) e Immobile (cinque) hanno segnato in più gare di Vlahovic e Keita (quattro entrambi) dall'inizio del 2021 in Serie A.
• La Sampdoria è ora la vittima preferita di Dusan Vlahovic in Serie A (quattro centri, compreso quello odierno). L’attaccante viola ha anche segnato il suo primo gol di testa in Serie A.
• La Fiorentina è ora la vittima preferita anche di Fabio Quagliarella in Serie A: con questa rete salgono a 13 i gol messi a segno ai viola - contro nessuna squadra ha segnato di più.
• Quagliarella non segnava due gol da subentrato in una singola stagione di Serie A dal 2008/09, con la maglia dell'Udinese.

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