La società toscana ha accettato la decisione ma sottolineando la differenza di interpretazione rispetto a casi simili
Il Pisa, neopromosso in Serie A dopo 34 anni di assenza, non ci sta e alza la voce. La squadra toscana nell'ultimo turno ha pareggiato 0-0 nel sentitissimo derby toscano contro la Fiorentina in un match in cui sono stati dei tocchi di mano, sanzionati e non, ad aprire la polemica. In seguito alle spiegazioni date dal designatore Rocchi alle decisioni prese sul campo dal direttore di gara, il Pisa ha emesso un comunicato per esternare la propria posizione.
"Durante l'ultima giornata del campionato di Serie A il Pisa si è trovato, suo malgrado, ancora protagonista (sette giorni dopo l'episodio di Napoli) di un nuovo capitolo della 'giurisprudenza' arbitrale per quanto riguarda l'interpretazione dei tocchi di mano-braccia nell'area di rigore. Come ogni martedì, a 'Open Var', abbiamo ascoltato con grande attenzione le spiegazioni regolamentari di Gianluca Rocchi, il designatore della Can di Serie A e B. Il Pisa SC prende atto delle delucidazioni fornite e ritiene che queste, provenendo da un Organo Ufficiale e rappresentando dimostrazione di apertura al dialogo e alla trasparenza, vadano accettate e rispettate, in linea con lo stile del nostro Club. Nonostante ciò, pur avendo ascoltato con grande attenzione le argomentazioni, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, ci troviamo in evidente disaccordo".
E ancora, a sostegno della propria tesi la società nerazzurra ha portato degli esempi: "Nel caso specifico, l'interpretazione dell'episodio che ha visto protagonista Marin Pongracic, difensore della Fiorentina - si legge nel comunicato - risulta contraria rispetto a quanto accaduto, ad esempio, in Spagna-Germania a Euro 2024: il braccio di Marc Cucurella - allora non sanzionato col rigore dalla squadra arbitrale di Anthony Taylor - venne poi definito, dagli organi preposti, 'sempre punibile'".
"Non a caso, nel corso degli anni, durante le riunioni informative con gli arbitri, è stato infatti sottolineato che 'le braccia che aumentano il volume del corpo portano sempre a una sanzione'. Per questo motivo, negli ultimi tempi, tanti calciatori, inclusi quelli del Pisa, si sono trovati a difendere con le braccia dietro la schiena, com'è successo per esempio a Mehdi Leris durante il primo tempo contro la Fiorentina", sottolinea il club toscano. Ciò detto, il Pisa Sporting Club "è da sempre aperto al cambiamento, all'innovazione e alle modifiche regolamentari e interpretative. Se la valutazione del tocco col braccio in area di Pongracic costituisce una nuova linea interpretativa, la accettiamo, auspicando che possa essere d'aiuto per il presente e il futuro del campionato e possa contribuire ad uniformare il giudizio e ad agevolare i calciatori nella gestione degli interventi difensivi. Augurandoci, però, di non essere nuovamente coinvolti, fra qualche mese, in episodi 'modello' che servano a chiarire nuove linee interpretative o rappresentino una innovativa 'giurisprudenza' arbitrale".