"Non abbiamo mai pensato di cedere Lorenzo. Vogliamo chiudere bene la stagione"
Ancelotti si avvicina alla gara col Cagliari con l'obiettivo di chiudere bene la stagione e lo sguardo rivolto già al futuro. "Abbiamo l'opportunità di conservare il secondo posto e raggiungere gli 80 punnt", ha spiegatoil tecnio del Napoli. Poi sul mercato: "Mai pensato di cedere Insigne. La volontà di Lorenzo è di prolungare, siamo contenti che resterà. Trippier e Lozano? Sono tra i giocatori che stiamo valutando. Barella non è sotto osservazione".
Per Carletto la stagione ormai è agli sgoccioli e le ultime gare saranno l'occasione buone per fare il punto della situazione e valutare attentamente dove rinforzare la squadra. "Diciamo che vogliamo migliorare la rosa, l'intensità, la capacità di leggere alcune situazioni della gara, migliorare l'esperienza - ha spiegato -. Questo cerchiamo". E alcuni nomi che circolano sembrano avere le caratteristiche giuste per Ancelotti: "Non mi piace parlare di giocatori di altre squadre. Ma Lozano e Trippier sono tipi di giocatori a cui siamo interessati. Ma non sono gli unici". Diversa invece, al netto di qualche bluff, la situazione di Barella. "L'apprezzamento resta, è un grandissimo centrocampista, ma non rientra tra quelli sotto osservazione", ha dichiarato apertamente il tecnico del Napoli, smorzando le voci su un interesse per il giocatore del Cagliari e dalla Nazionale. E anche sul fronte delle cessioni eccellenti Carletto non si nasconde: "Al momento nessuno è venuto da me a dire che preferisce andar via. Al momento non c'è bisogno di catene".
Dunque il progetto Ancelotti continua. Senza voler invadere ambiti che competono altri: "Non mi interessa fare il manager, mi porterebbe via troppo tempo e ci sono persone più capaci e preparare di me in società per questo ruolo. Voglio solo fare l'allenatore". Poi qualche battuta sul rapporto tra i tifosi e il club italiani: "Il malessere di alcune situazioni è legato al legame debole con le proprietà, soprattutto quando sono straniere. Il caso della Roma è emblematico, ma il tifoso deve essere focalizzato sulla maglia e non sul nome del proprietario. All'estero c'è attaccamento al di là dei proprietari russi, cinesi, thailandesi, ma il tifoso rimane legato solo ai colori".
Quanto al duello CR7-Messi, Ancelotti non si schiera: "Le luci della ribalta ora le ha Messi perché Ronaldo dopo tanti anni non è in semifinale, ma è difficile scegliere, restano i due giocatori, unici, che fanno la differenza da soli". Poi qualche considerazione su Albiol e Zielinski. "Albiol ha recuperato, sta bene e giocherà - ha spiegato il tecnico azzurro -. Non ha i 90 minuti probabilmente, è mancata la sua esperienza e personalità anche se pure altri hanno fatto bene". "Piotr ha fatto un'ottima stagione, facendo bene in tutte le posizioni, dimostrando qualità - ha proseguito -. Può migliorare nella continuità e nell'acquisizione di maggiore personalità soprattutto quando gioca più basso dove occorre intelligenza tattica, visione e non solo qualità tecniche".
Infine una considerazione sulle polemiche di questi giorni tra Adani e Allegri: "on c'è solo l'estetica, ma l'efficacia, ma non sono cose in antitesi. Bisogna avere una squadra organizzata, in fase di possesso e non possesso, ma che giochi bene perché se giochi bene hai più possibilità di fare buoni risultati".