LOTTA SCUDETTO

Il Napoli può ancora crederci ma ora il sogno è sempre più lontano

Con il pareggio contro la Roma gli azzurri si allontanano dalla vetta del campionato

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Cinque partite ancora da giocare, quattro punti di distacco dal Milan capolista, due dall'Inter, che potrebbero diventare cinque nel caso di vittoria nerazzurra sul Bologna nel recupero. Dire che la lotta scudetto del Napoli si sia complicata dopo il pareggio con la Roma sembra quasi riduttivo. Certo, i punti dicono molto ma più che la distanza da chi sta davanti, ancora colmabile, è il senso di impotenza che gli azzurri hanno messo in mostra nelle ultime due uscite casalinghe, con la Fiorentina e con i giallorossi, a ridurre le speranza napoletane. 

Un punto in due partite al Maradona. Per chi voglia puntare allo scudetto, di sicuro, non una buona premessa. Dall'inizio della stagione il Napoli ha saputo mettere in mostra forse la maggiore varietà di mezzi per approcciare la porta avversaria. Dal palleggio prolungato, a sfruttare la tecnica individuale dei suoi elementi migliori, alle combinazioni veloci nei pressi dell'area, passando per il lancio sull'esterno a favorire la velocità di giocatori come Lozano, che in questo modo ha procurato il vantaggio azzurro, o quello diretto su Osimhen, uno dei migliori del campionato in progressione. 

Tutte armi che vengono meno quando il palleggio viene fatto a ritmi blandi o quando chi sta davanti è più confusionario che concreto. Nemmeno una delle risorse più importanti di Spalletti, i cambi ad altissimo livello, sono riusciti a dare qualcosa in più al Napoli. Poche squadre al mondo possono permettersi di mettere in campo, a partita in corso, giocatori come Zielinski, Demme, Elmas e Mertens. Il problema sarà anche mentale ma non può essere separato dall'aspetto tecnico. Oltre a una manovra poco fluida, il limite maggiore, al momento, riguarda la fase difensiva. Come contro la Fiorentina il Napoli ha dato il peggio di sé senza palla. Quando la Roma ha iniziato a cercare combinazioni più strutturate, la squadra di Spalletti è andata nel panico. Vedere per credere l'episodio del rigore richiesto da Zaniolo e l'azione che ha portato al pareggio nel finale. Nemmeno il passaggio, a sei minuti dalla fine, al 3-5-2 nel tentativo di bloccare i giallorossi è riuscito a cambiare qualcosa. Anzi, ha contribuito ad abbassare ancora di più il baricentro. Ora non si può più sbagliare, anche se nemmeno il più ottimista dei tifosi azzurri crede ancora alla possibilità scudetto.  

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