LA SCOMPARSA

Napoli piange Antonio Juliano, il capitano che portò Maradona e Krol in Italia

Il calciatore partenopeo si è spento all'età di ottant'anni dopo aver vestito la maglia azzurra per diciassette stagioni e aver vinto l'Europeo 1968 con l'Italia 

  • A
  • A
  • A
Napoli piange Antonio Juliano, il capitano che portò Maradona e Krol in Italia - foto 1
© facebook

Il Napoli piange uno dei principali rappresentanti dello spirito della squadra come della città intera. Stiamo parlando di Antonio Juliano, spentosi nel capoluogo partenopeo all'età di ottant'anni a poche ore dal passaggio del suo amato club agli ottavi di Champions League. Una figura importante per la storia del Napoli che lo ha visto crescere nelle sue giovanili prima di esordire in Coppa Italia nel 1962 facendo così in tempo a vedere gli azzurri conquistare il primo trofeo nazionale della loro storia. 

Il debutto in Serie A arriverà il 17 febbraio 1963 in un drastico 5-1 da parte dell'Inter che segnerà la discesa del Napoli in Serie B, ma proprio lì "Totonno" inizierà a vivere l'epopea con i partenopei che, sotto la guida di Bruno Pesaola, torneranno nella massima serie centrando subito il terzo posto in campionato e l'accesso alla Coppa delle Fiere. Il rapporto con le coppe europee non sarà mai uno dei migliori se si eccettua il successo nella Coppa delle Alpi 1966 e la Coppa di Lega Italo-Inglese 1976, tuttavia sono anni particolarmente felici per il Napoli che, con Juliano in campo, riesce a sfiorare lo scudetto per due volte, prima nel 1968 con Peasola e poi nel 1975 con Luis Vinicio in panchina. 

Regista di una formazione capace di avvicinare più volte il successo in Coppa Italia, raggiunto per la seconda volta nel 1976 con la fascia da capitano, Juliano diviene un protagonista anche in Nazionale dove totalizza diciotto presenze tra le quali spiccano la semifinale e la finale dell'Europeo 1968 vinta contro la Jugoslavia oltre alla finale dei Mondiali 1970 persa per 4-1 con il Brasile.

Se si eccettua una breve parentesi al Bologna con cui conclude la carriera nel 1979, Juliano è sempre rimasto fedele al Napoli diventando uno degli uomini chiave della presidenza di Corrado Ferlaino portando in azzurro nel 1980 l'olandese Ruud Krol e nel 1984 l'argentino Diego Armando Maradona con cui vivrà alcuni dei momenti più felici di vissuta con e per il Napoli.  

Juliano sarà ricordato su tutti i campi con un minuto di silenzio prima dei match del weekend come spiegato dal presidente federale Gabriele Gravina che ha voluto esprimere il proprio cordoglio alla famiglia: "Se ne va uno dei protagonisti di una delle pagine piu' gloriose del calcio italiano. Campione d'Europa, vicecampione del mondo, giocatore di qualita' e fantasia al servizio del suo club e della Nazionale, a Napoli ha rappresentato un'istituzione prima da calciatore poi da dirigente. 

STRISCIONE CURVA A LO RICORDA: TOTONNO, EROE NAPOLETANO 
La curva A del Napoli ha omaggiato Antonio Juliano, morto oggi a 80 anni, con uno striscione esposto all'esterno del Maradona, lo stadio che lo ha visto per tanti anni protagonista quando si chiamava ancora San Paolo. "Mio padre - recita lo striscione - mi parlava di un capitano con la forza di un gigante. Da dirigente ci regalasti il più grande! Addio Totonno... eroe napoletano!" 

IL NAPOLI: "CIAO TOTONNO"

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti