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L'ANALISI

Segnali positivi da Lugano, il Monza di Palladino vuole stupire

Una sconfitta indolore con un gran gol degli svizzeri ma i biancorossi hanno dato segnali molto incoraggianti

di Max Rigano
13 Dic 2022 - 17:54

Promessa mantenuta, quella di Raffaele Palladino. Il Monza nella sua prima prova alla ripresa degli allenamenti (il 1°dicembre) ha mostrato sul campo della squadra del cantone italiano in Svizzera, sabato scorso 10 dicembre, di avere già una buona forma. Diversi gli esperimenti: da Colpani dietro le punte a Carboni sulla linea dei difensori, Ranocchia a centrocampo accanto a Pessina con Ciurria e Carlos Augusto sulle fasce con Colpani dietro Petagna e Caprari. 

Risposte positive che iniziano già dal primo difensore: Sorrentino. Para un rigore e si distingue per almeno un paio d'interventi, dimostrando solidità e sicurezza tra i pali.

Il migliore sicuramente, insieme a Pessina e ovviamente Carlos Augusto. L'esterno sinistro ha già  una forma da campionato, allunga moltissimo ed infatti rimane in campo per l'intero incontro, unico tra i brianzoli. Malgrado le gambe ancora dure a causa dei pesanti allenamenti, "Il mister ha insistito sulla corsa lunga'' ha detto Colpani a fine partita, il Monza ha mostrato il solito carattere.

 Andato sotto nel primo tempo per una prodezza balistica dello svizzero Bottani ( da un corner ha colpito al volo di collo pieno ad oltre 30 metri dalla porta) ha attaccato per l'intero secondo tempo andando vicino a più riprese al pareggio; clamoroso il palo di Gytkjaer nella seconda parte della ripresa.

Sui scudi Pessina anche lui in un buono stato di forma e malgrado l'errore sul calcio di rigore, più un'ingenuità, ha comunque dato sicurezza all'intero comparto difensivo, tenendo alta la difesa. "Soprattutto con i piedi cerco di aiutare di più i difensori" ha detto l'attuale terzo dei portieri, Alessandro Sorrentino, destinato tuttavia a diventare secondo se, come dicono i rumors, verrà  ceduto Cragno e confermato Di Gregorio come numero uno tra i pali.

"Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo a partire dall'ottima partita con la Salernitana" ha aggiunto ancora Colpani a fine partita, per cui "stiamo facendo un ritiro pensante che ci servirà tanto". Certamente, in attesa della prossima uscita a Lione, a chi servirà  questa collezione di amichevoli è mister Palladino che a Coverciano ha rafforzato la sua filosofia di gioco ispirata a Juric e Gasperini, due allenatori noti per la determinazione e la garra che sanno infondere ai propri giocatori. E a proposito di ferocia agonistica: Petagna è apparso imballato, ma già pronto a fare nuovamente a sportellate con le difese avversarie. Anche a Lugano non è mancata qualche rudezza, tipica di chi non ci sta a perdere e sul campo vuole sempre farsi rispettare.

Anche se a distinguersi per senso tattico, precisione e voglia di sputare l'anima in campo, ancora una volta è stato Carlos Augusto per cui Galliani farebbe follie. "Lo vorrei a vita nel Monza" ha detto il Condor che ha seguito la sua squadra del cuore (da bambino Monza è stata la sua casa) anche a Lugano e che con la trasferta a Lione il 22 Dicembre prossimo sembra già indicare una strada precisa alla squadra. L'orizzonte dei brianzoli, guarda già all'Europa. 

Considerando che quota salvezza quest'anno potrebbe arenarsi attorno ai 30- 35 punti, il Monza con 4 punti nelle prossime quattro partite del girone d'andata,  girerebbe a 20 punti la prima parte della stagione. Potendo sognare con quello di ritorno di salire ancora. Galliani ha già indicato la strada: verso l'Europa della Conference e chissà: magari anche qualcosa di più. 

La cazzimma non manca, e se arrivassero nuovi giocatori forti "avremmo tutti uno stimolo per fare di più" ha detto ancora Colpani al termine dell'incontro. Ai piani alti la visuale è decisamente più gradevole. E a Monzello tutti corrono. "Per noi le prossime partite (Fiorentina, Inter, Juve, Cremonese e Sassuolo) sono tutte delle finali". Proprio come accade in Europa, nelle sfide da dentro o fuori. Monzello non è Milanello. Certo, alcune assonanze tuttavia si percepiscono. "Dobbiamo fare punti". La fame, c'è.

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