buon compleanno le roi

Michel Platini compie 68 anni: trionfi e drammi, un film in bianconero

Il compleanno di Le Roi: calciatore da tre Palloni d'Oro, tanti trionfi con la Juve, poi i guai giudiziari sportivi. Una vita in bianco e nero

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Si annoia a vedere le partite, si diverte col pallone solo se lo calcia ai nipoti. Quando apre il libro dei ricordi rivede sogni e incubi. Salite e poi cadute. Michel Platini, 68 anni oggi, un giorno era “Le Roi”, il Re. Il soprannome a cui aspirava il ragazzino che firmava gli autografi come Peleatini, adorando il primo re del calcio, O’ Rei.

Ha vinto quasi tutto quello che si poteva vincere, a volte esagerando come col numero di Palloni d’Oro, tre e pure consecutivi. Con la Juve due scudetti, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe e una Intercontinentale. Quando pensi a lui da calciatore il primo flash è una punizione qualsiasi a scelta (consigliamo quella alla Roma nel 1983), il secondo lui per terra, sdraiato su un fianco, mano sinistra sulla guancia sinistra, mano destra appoggiata al prato sul quale prima aveva danzato in coppia col pallone: prima stretto al petto, poi lavorato con un piede, infine spedito nella porta dell’Argentinos con l’altro. Tutto cancellato dal signor Roth e siamo ancora a chiederci perché, imitando la sua espressione di Tokyo, diffusa sui televisori italiani da un giovanissimo Canale 5.

Il brutto dopo il bello. Come il film della sua vita. In cui scorrono i trofei alzati e i morti dell’Heysel, le presidenze e i guai giudiziari. Prima eroe, poi truffatore. Punito dalla giustizia sportiva, ripulito da quella ordinaria. Non poteva che vestirsi di bianco e nero. Agnelli amava dire che l’aveva pagato come un tozzo di pane sul quale lui ci aveva messo il caviale. Noi non ci siamo annoiati con te, Michel.

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