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Il presidente della Virtus Entella Antonio Gozzi è stato eletto all'unanimità come secondo consigliere federale della Figc in quota Lega Serie B, si unirà all'attuale presidente Paolo Bedin. Prende il posto dell'ad del Sassuolo Giovanni Carnevali, tornato in Serie A. "Desidero innanzitutto ringraziare tutti i colleghi della Serie B, che mi hanno dato fiducia e avrò l'onore di rappresentare in Consiglio Federale insieme al presidente Paolo Bedin. Affronterò queste nuovo importante incarico con spirito di servizio e la consapevolezza che il calcio italiano sta vivendo una fase decisiva della sua storia", ha dichiarato Gozzi. "Da imprenditore, sono convinto che il nostro movimento possa essere un motore di sviluppo sostenibile, capace di creare valore, occupazione e opportunità, ma anche di educare i giovani alla lealtà, alla serietà e alla correttezza valori fondamenti anche nella loro vita non sportiva", ha aggiunto. "Vengo da una realtà di provincia, la Virtus Entella, dove ogni giorno ci sforziamo di fare in modo che il calcio sia comunità, educazione e orgoglio territoriale. So quanta dedizione e impegno servano per mantenere viva una società, formare nuovi talenti e tenere accese le luci di uno stadio che rappresenta un'intera città o addirittura una regione", ha proseguito Gozzi.
Sempre secondo il presidente dell'Entella "oggi il nostro compito è costruire un sistema più sostenibile, moderno e credibile. Dobbiamo avere il coraggio di affrontare quelle riforme necessarie fortemente auspicate dal presidente Gravina: dai campionati alle infrastrutture, dai vivai alla formazione dei dirigenti. Il calcio non può più limitarsi a consumare risorse senza generare valore; deve tornare a essere un motore sociale, educativo ed economico". "In Consiglio porterò il mio impegno, la mia esperienza e la mia disponibilità al dialogo, con l'unico obiettivo di contribuire al bene comune del nostro sport. Sono certo che, con spirito di squadra e senso di responsabilità, sapremo costruire insieme un futuro migliore. Mi impegno a rappresentare la voce di chi lavora ogni giorno nel calcio di base e nella Serie B, spesso con risorse limitate ma con una passione immensa. Solo ripartendo da li, dal cuore del nostro movimento, potremo restituire al calcio italiano il prestigio e la fiducia che merita", ha concluso Gozzi.