In casa contro lo Sturm Graz, a Siviglia con il Betis e al Franchi contro gli Hearts, le tre squadre impegnate in Europa e Conference League sono obbligate a vincere
Lazio, Roma e Fiorentina, le prime due in Europa League, i viola in Conference League, hanno un solo risultato a disposizione per guardare con ottimismo al loro futuro continentale. La squadra di Sarri ha 4 punti come tutte le altre del suo gruppo, che è evidentemente apertissimo. I giallorossi, sconfitti in casa 7 giorni fa dal Betis, devono vincere a Siviglia, visto che hanno 3 punti in classifica, il Ludogorets è a 4 e gli spagnoli volano a quota 9. La Fiorentina, dopo la vittoria in Scozia, battendo gli Hearts anche al ritorno, li staccherebbero di 4 punti, lasciandoli al terzo posto in classifica con la quasi certezza aritmetica della qualificazione.
Sarri ha detto, usando un eufemismo, che non ama la parola turnover. Non solo a livello teorico, evidentemente. I biancocelesti questa sera, all'Olimpico contro lo Sturm Graz, scendono in campo con la formazione tipo (anche se è complicato dire quale sia, se si considera che, soprattutto a centrocampo, si cambia spesso). In realtà qualcosa di diverso in difesa c'è, con la presenza di Gila al posto di Romagnoli nel ruolo di centrale. Per il resto, ritorna Cataldi come playmaker, e Basic parte dal primo minuto lasciando a riposo, almeno inizialmente, Vecino e Luis Alberto. Davanti spazio al tridente Felipe Anderson-Immobile-Zaccagni.
Mourinho ha bisogno di ritrovare i gol di chi sta davanti. Un problema acuito dalle assenze, nella partita di Siviglia, di Dybala e Zaniolo. Ad accendere la luce dovrà pensarci, a questo punto, il solo Pellegrini, schierato trequartista alle spalle della coppia Abraham-Belotti. Cambio di sistema di gioco, dunque, con un 1+2 al posto del solito 2+1. A centrocampo la coppia titolare, formata da Matic e Cristante, con Zalewski e Spinazzola sulle fasce. In difesa, davanti a Rui Patricio, Mancini, Smalling e Ibanez.
Anche Italiano ha il serio problema del gol. Sia quello da mettere nella porta avversaria che quello che ti porta a raccogliere il pallone in fondo alla tua rete. La partita con la Lazio è l'emblema della stagione viola: tante azioni costruite e poche, o nessuna in questo caso, portate a frutto. Il gioco non è il problema principale. La tenuta difensiva e il cinismo sotto rete sì. All'andata a Edimburgo, i viola hanno saputo concretizzare e Italiano si augura che la strada possa essere la stessa anche al ritorno. Ancora fiducia a Jovic, schierato come attaccante centrale. A completare il tridente ci saranno Kouamé e Nico Gonzalez sulle fasce. A centrocampo Barak, Amrabat e Mandragora, mentre in difesa, davanti a Gollini, spazio a Terzic, Milenkovic, Igor e Biraghi.