Rivoluzione delle pause: obiettivo ridurre i viaggi per i calciatori e lasciare più giorni consecutivi ai ct per lavorare
Svolta storica per il calendario del calcio internazionale: dopo il Mondiale 2026 cambieranno le soste per le nazionali. La Fifa ha infatti annunciato che dalla prossima stagione e almeno fino al 2030 le soste di settembre e ottobre saranno accorpate in una sola pausa, più lunga, di tre settimane.
Un esperimento che, come detto, durerà almeno quattro anni, fino alla Coppa del Mondo 2030: l'obiettivo dei vertici del calcio mondiale è ridurre i viaggi che i calciatori sono costretti a fare per rispondere alle chiamate delle loro nazionali (spesso voli transoceanici e fusi orari da capogiro) e dare la possibilità ai Ct di lavorare più a lungo con il gruppo di giocatori scelti. Nella prossima stagione dunque i campionati si fermeranno dal 21 settembre al 6 ottobre (che sarà un martedì, quindi per vedere i campionati bisognerà aspettare almeno il 10): in queste tre settimane le nazionali giocheranno 4 partite (che fino a quest'anno venivano divise a coppie tra la sosta di settembre e quella di ottobre).
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In questa stagione le pause per gli impegni internazionali saranno quattro: dall'1 al 13 settembre, dal 7 al 18 ottobre, dal 10 al 22 novembre e dal 23 marzo al 4 aprile. Le uniche soste a subire cambiamenti saranno quelle di settembre e ottobre (unite in un'unica maxi-sosta), per le successive non cambierà nulla.