TALENTO IN CRISI

Kean, un anno fa il primo gol azzurro. Poi solo ombre

Il 23 marzo 2019 l'ex attaccante della Juventus debuttò da titolare in Nazionale siglando il 2-0 contro la Finlandia. Poi si sono perse le tracce

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Un anno esatto fa Moise Kean metteva a segno il suo primo gol con la Nazionale maggiore in occasione del suo esordio da titolare con la maglia azzurra: era il 23 marzo 2019 e l’Italia piegò 2-0 la Finlandia. L’allora attaccante della Juventus, nel momento migliore della sua (breve) carriera, sembrava ormai lanciato verso un futuro roseo. Il trasferimento all’Everton, però, sembra avere spento il suo talento ed è ormai da mesi che si sono perse le sue tracce.

Sembrano trascorsi secoli ma, in fin dei conti, sono passati appena 366 giorni da quando Moise Bioty Kean toccava l’apice della sua (giovanissima) carriera. In quel periodo, infatti, il talento classe 2000 stava mettendo a segno sei reti in altrettante partite con la maglia della Juventus e quello strapotere fisico e tecnico aveva incantato mezza Europa. Non solo: Roberto Mancini credeva fortemente in lui e gli diede una grande chance. Lo aveva già convocato quattro mesi prima e lo aveva fatto debuttare in nazionale maggiore nell’amichevole vinta contro gli Stati Uniti 1-0 a Genk, a partita in corso, facendolo diventare il primo nato negli anni 2000 a vestire la maglia azzurra, a 18 anni e 9 mesi d’età. E così, il 23 marzo 2019, Kean scese in campo per la prima volta da titolare. Siamo a Udine e si disputava la prima gara valevole per le qualificazioni a Euro 2020. La Finlandia venne piegata 2-0: sbloccò il risultato Barella, chiuse i conti proprio il nativo di Vercelli a 16’ dalla fine, sfruttando una giocata apprezzabile di Immobile per battere Hradecky nell’uno contro uno e mettere al sicuro la partita. A 19 anni e 23 giorni Kean diventava così il secondo più giovane marcatore nella storia della Nazionale, dopo il compianto Bruno Nicolè.

Sembrava essere così destinato a esplodere definitivamente. Anche perché Kean si ripeterà in azzurro solo tre giorni più tardi siglando un’altra rete in competizioni ufficiali nella goleada contro il Liechtenstein. I suoi gol nel finale di stagione contribuirono a far sì che la Juventus di Allegri conquistasse il suo ultimo scudetto a fine aprile ma, da quel momento in poi, di lui si sono perse praticamente le tracce. In estate arriva Sarri sulla panchina bianconera; i piani cambiano e quello che sembrava destinato a diventare un titolare inamovibile della Juventus viene ceduto all’Everton per 27,5 milioni di euro più bonus. L’approdo in Premier League non sortisce però gli effetti sperati. Kean non riesce a incidere e a farsi notare. In campionato solo cinque gare da titolare e pochi altri spezzoni di partita. Nessun guizzo, una sola rete (contro il Newcastle a gennaio). Troppi passaggi a vuoto e qualche richiamo comportamentale, come già accaduto in passato. Indimenticabile infatti l’esclusione di Kean (e del suo compagno Zaniolo) da parte di Di Biagio durante gli ultimi Europei Under 21. Con la nazionale giovanile, per altro, Kean rimedia anche un’espulsione evitabile nel match di ottobre contro l’Irlanda. Un’ennesima fotografia del suo stato d’animo insofferente, che nemmeno l’arrivo di Ancelotti sulla panchina dei Toffees ha saputo lenire. Il 28 febbraio scorso ha compiuto 20 anni e ora ha solo bisogno di ritrovare serenità e fiducia. Per il bene suo e anche della Nazionale del futuro.

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