DIECI ANNI DA PRESIDENTE

Juventus, dieci anni di presidenza Agnelli: sfide, traguardi e record

Il 28 aprile 2010 l'investitura di John Elkann: da quel momento 16 trofei e una costante proiezione nel futuro

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Uno come Andrea Agnelli, tanto preciso nei conti (retaggio degli studi economici) e nella programmazione (come dimostra la gestione della Juventus), probabilmente attenderà il 19 maggio, anniversario dell'elezione ufficiale, a ricordare i primi dieci anni di presidenza bianconera. Ma la rivoluzione era iniziata qualche settimana prima, il 28 aprile 2010 John Elkann aveva pubblicamente investito il cugino come numero 1 della Juve: una sfida enorme dopo le macerie di Calciopoli, la retrocessione in Serie B, il ritorno di in Serie A e una stagione avviata verso un settimo posto.

Un Agnelli tornava presidente della società bianconera 48 anni dopo papà Umberto, un ruolo accettato senza paura e con orgoglio. Quel 2010 non portò fortuna alla Juve, il secondo settimo posto consecutivo sembrava allontanare ulteriormente la rinascita di una squadra abituata a vincere. Eppure erano state poste le basi di un ciclo che, dieci anni dopo, ha riscritto tanti record nel campionato italiano.

Dapprima l'organizzazione societaria con il trio Nedved-Marotta-Paratici, poi la scelta - fatta in prima persona - di Antonio Conte. Così Agnelli ha portato la Juve nel futuro, sbriciolando il record di scudetti consecutivi, otto, e realizzando il sogno dello zio Gianni, che avrebbe voluto conquistarne almeno cinque di fila.

Un'escalation di trofei - sedici in dieci anni - ma anche di prestigio e risultati economici: in questo lasso di tempo la Juve è passata dal 43° posto nel ranking Uefa al quinto, e i suoi ricavi da 172 milioni di euro a 621 milioni. Diversamente sarebbe stato impossibile portare a Torino uno come Cristiano Ronaldo che, paradossalmente, ad oggi è anche un po' il simbolo indiretto dell'unico cruccio di Agnelli: quella Champions League sfiorata due volte ma mai vinta.

Un obiettivo però ormai entrato stabilmente nell'ordine di idee di una società moderna come quella bianconera, capace di proiettarsi al futuro con l'inaugurazione dello Stadium nel 2011 e l'investimento nelle varie strutture societarie (come J Medical e J Hotel), senza dimenticare la valorizzazione del settore femminile, l'Under 23 e la presidenza Eca.

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