Martedì la semifinale di ritorno di Coppa Italia: i nerazzurri devono vincere dopo lo 0-0 dell'andata
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L'Inter deve vincere, il Milan può accontentarsi di un pareggio con gol. Sì, perché la Coppa Italia è rimasta nel passato, qui da noi vale ancora la regola del gol in trasferta che in Europa è andata in archivio già questa stagione: a febbraio, proprio l'Inter, propose in Lega di adeguarsi alle regole Uefa senza attendere la prossima stagione, la richiesta non passò per la bocciatura dei consiglieri di A, vale a dire Paolo Scaroni (Milan), Luca Percassi (Atalanta), Maurizio Setti (Verona) e Tommaso Giulini (Cagliari), e dunque martedì sera si riparte dallo 0-0 in "casa" del Milan del 1° marzo. Per la critica - e per molti tifosi - fu quella la peggior partita dell'Inter di Inzaghi. O forse, per quanto poi a conti fatti finì in pareggio, quello era solo il miglior momento dei rossoneri e il più duro per i nerazzurri, ancora scottati dal ko nell'altro derby di campionato. Ora la situazione è abbastanza cambiata: Inzaghi ha ritrovato slancio, gol e vittorie (in campionato), Pioli mantiene una difesa blindata ma ha perso invece quel vantaggio in classifica precedentemente acquisito per la scarsa produttività dei suoi attaccanti.
Ma queste ultime considerazioni valgono per la lotta scudetto. La Coppa Italia è altra cosa. Chi oggi la vede come un inciampo nella volata tricolore non capisce, o sottovaluta, il valore del derby e la spinta propulsiva che il passaggio in finale potrà dare proprio nello sprint finale del campionato. Ecco perché, nonostante il match con la Roma all'orizzonte, l'Inter che martedì proverà a strappare il passaggio del turno sarà la migliore possibile. E in quest'ottica, Inzaghi potrà contare su tutti i suoi uomini, anche su Bastoni che con lo Spezia ha accusato solo dei crampi, su Correa che si è visto in panchina con la borsa del ghiaccio sulla coscia ma solo per precauzione e su De Vrij che al Picco ha giocato i minuti finali di partita, dimostrando di aver superato il piccolo affaticamento avuto con il Verona. Davanti scalpita Lautaro, il gol a Provedel è stata una iniezione di fiducia. Così come successo a Sanchez. Non ci sarebbe da stupirsi se proprio loro due partissero titolari per cercare di scardinare il bunker davanti a Maignan. Oggi, comunque, il lavoro ad Appiano darà ulteriori indicazioni.