L'INTERVISTA

Inter, Eriksen: "La prima parola che ho imparato in italiano? Scudetto"

Il centrocampista danese: "Ora io e Conte ci conosciamo meglio e tutto è più facile"

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"Non so se è un nuovo Eriksen o quello di sempre che però gioca un po' di più. Nel sistema che utilizziamo e nella posizione che occupo adesso gioco un po' più basso, quindi sono più coinvolto in situazioni come queste". Christian Eriksen racconta così, in esclusiva a Dazn, il percorso di crescita all'Inter, dove è diventato un pilastro della rincorsa scudetto. "Devo essere pronto a fare dei tackle per recuperare il pallone. Ovvio, normalmente ho giocato più avanzato, ho dovuto adattarmi a un nuovo sistema a nuovo stile di gioco. Piano piano ho imparato e ora conosco molto bene il modo di giocare. Ho imparato il significato della parola "spazzare"? Significa buttare fuori? Ok, ma non imparo questa parola... Non è il mio stile, non ho bisogno di imparare quelle parole. A me piace gioca, gioca, gioca. E comunque scudetto è stata una della prime parole che ho imparato. Ma al momento è solo qualcosa che possiamo sognare, finché non lo avremo vinto".

"Sono qui da un anno, ormai, e ogni giorno facciamo le cose che l'allenatore ci chiede, che ho cercato di imparare sin dal primo giorno. Io e Conte dovevamo conoscerci - ha continuato Eriksen - lui mi conosce di più, io lo conosco meglio: è una buona cosa, rende più facile anche capire come interpretare certe partite. Potete vederlo anche voi, è diverso rispetto a prima quando Brozovic era un po' da solo. Sta al mister decidere le nostre posizioni e se vedete, non in tutte le partite giochiamo così. Dipende anche dall'avversario e da come possiamo fargli male con il nostro sistema di gioco".

Conte, Brozovic ma anche Lukaku, che in tempi più difficili si era speso apertamente in sua difesa: "Noi centrocampisti cerchiamo spesso il passaggio su Romelu, sappiamo dove si trova e nel nostro sistema la palla deve essere sempre giocabili con delle soluzioni. Qualsiasi palla va dalle sue parti, va sempre dalla parte giusta, noi cerchiamo di sfruttarlo più che possiamo. Abbiamo un bel rapporto io e Romelu, è un gigante buono. Abbiamo giocato contro addirittura quando eravamo ragazzini e lui era all'Anderlecht, abbiamo un passato comune. Sta facendo cose incredibili, neanche in Inghilterra giocava così e io ho giocato contro di lui molte volte".

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