"Tante volte abbiamo detto che non c'è posto per il razzismo nel calcio, ma tuttavia di troviamo di nuovo ad affrontare questo problema nel nostro sport, come facciamo nella società. Avremo bisogno del sostegno delle autorità pubbliche per aiutarci a identificare e punire i colpevoli, ma probabilmente dovremo anche pensare in modo più ampio a cosa possiamo fare per risolvere questo problema". Cosi' il presidente della FIFA Gianni Infantino in un comunicato dopo i fatti di Sofia e i cori razzisti durante Bulgaria-Inghilterra, gara valida per le qualificazioni a Euro 2020. "Quando abbiamo proposto la procedura in tre fasi nel 2009, quando ero alla UEFA, e poi abbiamo reso i regolamenti ancora più severi qualche anno dopo, non avremmo potuto immaginare che così poco dopo avremmo dovuto pensare di nuovo a come combattere questa odiosa malattia che sembra peggiorare ancora in alcune parti del mondo ", ha aggiunto Infantino.