IL CASO

Il caso Acerbi-Juan Jesus in Procura: ecco la difesa del giocatore nerazzurro

Il difensore nerazzurro verrà ascoltato venerdì dal Procuratore Chinè per chiarire la sua versione dei fatti. Prima verrà sentito il centrale del Napoli

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Il caso Acerbi-Juan Jesus in Procura: ecco la difesa del giocatore nerazzurro - foto 1
© afp

Il lavoro passa adesso alla Procura della Figc, sarà rapido ma non semplice e di certo non spegnerà le polemiche. Sia Juan Jesus, sia Acerbi verranno ascoltati dal procuratore Chinè, presumibilmente in videoconferenza. Quando esattamente non è sicuro: il difensore del Napoli potrebbe fornire la sua versione dei fatti già in giornata, al più tardi giovedì, quello dell'Inter invece verrà sentito venerdì.

Da quel che filtra è che non ci sarà comunque un faccia a faccia per ricostruire quando successo domenica sera in campo a San Siro. Il brasiliano ribadirà la sua versione, le offese di stampo razzista ricevute sul finale di partita: ricostruzione che contrasta con quella di Acerbi, con una situazione che non è certo di facile gestione anche se, va ribadito, al contrario della giustizia ordinaria in quella sportiva il cosiddetto "ragionevole dubbio" è consentito anche nel formulare una condanna. Ma il difensore dell'Inter resta fermo nel sostenere che da parte sua non c'è stata alcuna offesa razzista e lo ha riaffermato anche nel confronto che c'è stato ieri con la dirigenza nerazzurra: l'Inter non ha emesso alcun comunicato, come invece sembrava inizialmente, e attende l'esito del lavoro della Procura. 

Intanto, però, secondo quanto riporta 'La Gazzetta dello Sport', proprio nel confronto avvenuto con la società, Acerbi avrebbe spiegato i motivi del fraintendimento (così lo stesso si era espresso al rientro da Coverciano lunedì) da parte di Juan Jesus. Nella sua versione dei fatti, la frase pronunciata non sarebbe stata "sei ne**o" ma "ti faccio nero". Un crinale molto scivoloso. Materiale dunque per il lavoro della Procura che nelle prossime 48 ore dovrà provare a fare chiarezza in una situazione sempre più ingarbugliata che, al di là della possibile squalifica (se confermate le offese razziste almeno 10 giornate) rischia di chiudere anticipatamente la carriera in nerazzurro di Acerbi.

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