Fair Play Finanziario: tutte le squadre escluse dalle coppe europee prima del Milan

Debiti e mancato rispetto del settlement agreement con la Uefa, nella lista altri club blasonati

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Il Milan è stato escluso dalla fase a gironi dell'Europa League 2019-2020 dal Tribunale arbitrale dello sport (Tas) come conseguenza della violazione degli obblighi di pareggio del Fair Play Finanzario nei periodi di monitoraggio. Quello rossonero però non è l'unico club blasonato a dovere fare i conti con le sanzioni della Uefa, in una lista in cui spiccano società storiche come Galatasaray, Stella Rossa e Panathinaikos.

Prima del Consent Award tra la società rossonera e la Uefa pubblicato dal Tas, in cui veniva esplicitata l'esclusione dalla prossima Europa League del Milan, altre 16 squadre in precedenza sono state punite con la mancata partecipazione alla competizione europea di riferimento, con motivazioni più disparate: dal non aver onorato i debiti con altre squadre mettendo a rischio l'equilibrio complessivo del sistema, al mancato rispetto degli accordi sottoscritti in regime di settlement agreement.

Squadre come Inter e Roma in passato sono riusciti a rispettare tali accordi rientrando con successo nei regimi previsti dal FPF, a differenza di queste 16 squadre:

Galatasaray
Dnipro
Stella Rossa
Dinamo Mosca
CSKA Mosca
Partizan Belgrado
Ekranas
Cluj
Bursaspor
Inter Baku
Pallohonka
Targu Mures
Panathinaikos
Sion
Irtysh
Karabukspor.

In questo 2019, invece, due squadre sono riuscite ad evitare l'esclusione dall'Europa: il Vardar Skopje e il Levski Sofia. Le due società sono riuscite infatti a rientrare nei parametri imposti nei tempi prestabiliti dalla Uefa.

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