VERSO SALISBURGO-ROMA

Roma, Mourinho: "Obiettivo vincere domani, la finale è lontanissima"

Il tecnico giallorosso alla vigilia dell'andata del playoff di Europa League: "Abraham gioca. La responsabilità di arrivare fino in fondo è tutta sulle spalle di Juve, Barcellona, Arsenal e United"

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José Mourinho si prepara ad affrontare il Salisburgo nell'andata del playoff di Europa League: "Il nostro obiettivo in questa competizione? Vincere domani, non vado più lontano di questo - le parole del tecnico della Roma in conferenza stampa -. Sarà difficile, non guardiamo più in là. Ci sono ancora 24 squadre e siamo lontanissimi dalla finale. Nelle prossime due vogliamo passare il turno". Poche sorprese in programma per quanto riguarda le scelte di formazione: "C'è la possibilità di vedere la stessa formazione di Lecce. Se facciamo dei cambi, saranno uno o due, non di più. Abraham non riposa, domani gioca".

Gli austriaci vengono dalla Champions League (terzi nel girone del Milan), ma secondo il portoghese non sono tra i primissimi favoriti per la vittoria finale: "Quando parlavo di squali parlavo di club fatti per vincere la Champions e che invece si trovano in Europa League. Arsenal, Barcellona, Manchester United e Juventus: la responsabilità è tutta su di loro. Il peso che noi sentivamo lo scorso anno in Conference League, ora è sulle spalle di queste squadre. Il Salisburgo non è costruito per vincere la Champions, ma per competere. Lo ha fatto bene, ma è finito terzo e ora è qui con noi".

I ragazzi di Jaissle hanno le potenzialità per mettere in difficoltà in giallorossi, nonostante una rosa giovanissima, con ben 16 giocatori in lista Uefa nati dal 2000 in avanti: "Dal punto di vista dell'atteggiamento e della filosofia di gioco non mi sembra che ci siano squadre di Serie A con un profilo simile al Salisburgo - ha osservato Mou -. Abbiamo studiato la squadra, ma non si sa mai l'obiettivo e il piano di gioco degli avversari. Le partite che hanno giocato in Champions sono sicuramente un buon punto di riferimento per noi. Per me la forza di questa squadra è nella qualità dei suoi giocatori. Quando si parla di età non si può dire solo che è sinonimo di poca esperienza. Hanno ragazzi di 20-21 anni, ma con 10 o 15 partite in Champions League".

Contro il Lecce si è visto per la prima volta in stagione Wijnaldum, ma schierarlo dal 1' è al momento ancora un azzardo: "Domani non giocherà titolare. Vediamo partita dopo partita. Si sta allenando in modo continuo e i dati di lavoro sono positivi, ma un conto è l'allenamento e un conto è il ritmo partita".

Torna tra i convocati anche Rick Karsdorp: "È la prima volta che viene convocato perché è in condizione. Dal punto di vista della situazione personale è da dicembre che non esiste alcun problema. Il problema nasce a Sassuolo, con un atteggiamento che non mi è piaciuto e un mio aggettivo troppo pesante. Per voi sembrava tutto finito, per noi non lo era. Abbiamo salvato un rapporto positivo e poi ci sono state tante bugie di persone che hanno parlato senza sapere. Sono contento che lui torni, è una possibilità in più. Non abbiamo una squadra con tante opzioni e avere lui ci permette di evitare che Zalewski si sposti a destra o che El Shaarawy faccia il quinto. Che Karsdorp dica di voler giocare nella Roma è importante. All'interno del gruppo gli vogliono bene".

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