EURO 2020

Euro 2020: verso l'allargamento delle rose, no ai vaccini ai calciatori

Lunedì si riunisce il Comitato esecutivo per ratificare le decisioni, resta l'attesa per le rassicurazioni delle città ospitanti in merito alla presenza del pubblico

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Via libera all'allargamento delle rose, ma no alle vaccinazioni per i partecipanti. Sono queste le decisioni della Uefa in vista dell'Europeo, che verranno ratificate in occasione del Comitato esecutivo che si riunirà lunedì 19 aprile. Secondo La Repubblica verrà dato l'ok alla convocazione di 25 calciatori (attualmente sono 23), come chiesto a gran voce dal ct Mancini, mentre sarà esclusa la possibilità di vaccinare i protagonisti della competizione, se non su indicazione specifica dei governi nazionali.

Getty Images

L'altra, fondamentale, decisione che verrà presa lunedì prossimo sarà quella riguardante le città ospitanti. L'organismo che governa il calcio europeo attende entro la fine di questa settimana rassicurazioni da Roma, Dublino, Bilbao e Monaco, che dovranno garantire la presenza del pubblico negli stadi, anche se con ingressi contingentati.

La pressione sulle istituzioni è alta e nei giorni scorsi il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi, in cui gli chiede "di adoperarsi affinché l'Uefa possa confermare l'assegnazione dell'evento inaugurale" dell'Europeo "e delle successive gare previste nel nostro Paese". L'Italia dovrà consentire l'occupazione di almeno il 25% dei posti a sedere all'Olimpico di Roma, sede, tra l'altro, della gara inaugurale Turchia-Italia (l'11 giugno alle 21).

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