"La scelta di candidarmi? Mi sembrava piu' corretto che non ci fosse un candidato unico e poi ritengo che l'Aic abbia perso quella forza e centralita' e non riesca ad entrare nelle decisioni politiche federali. Il calciatore deve essere riportato al centro del sistema, viene sempre preso per la giacca da piu' parti. Si chiedono loro sacrifici, presa di coscienza ma allora se ci sono 1 milione e 300 mila tesserati credo che i calciatori debbano mettersi a dialogare con le altre componenti. Ho paura che ci stia venendo addosso una cosa che ci sconvolgera' e se non cerchiamo persone di equilibrio, lungimiranza, prospettiva e che portino idee andremo incontro a momenti difficili". Cosi' Beppe Dossena, ex calciatore campione del mondo '82, a Radio Anch'io Sport, su RaiRadioUno, che si candidera' alla presidenza dell'Aic e sfidera' l'attuale vicepresidente Umberto Calcagno per la successione a Damiano Tommasi.