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Nelle qualificazioni al Mondiale 2026 la FIFA di Gianni Infantino starebbe cercando di favorire Qatar e Arabia Saudita in quanto propri "finanziatori", consentendogli di giocare gli spareggi in casa. Lo sostiene il settimanale tedesco 'Die Zeit' in un articolo pubblicato sul proprio sito internet. Nonostante la creazione di un Mondiale "gonfiato a 48 squadre" e di una rassegna iridata per club "impopolare", sostiene l'articolo, i tifosi "potrebbero almeno avere la sensazione che il gioco in sé, i suoi risultati e la correttezza sportiva esistano ancora nel mondo reale, al di fuori della sfera di influenza dei potenti". Non sarebbe però così per Qatar e Arabia Saudita. "Entrambi i paesi sono come amici di famiglia per la FIFA. Il Qatar ha ospitato i Mondiali del 2022, i più discussi di sempre. Nel 2034 sarà la volta dell'Arabia Saudita. L'assegnazione è stata per acclamazione, non c'era nessun candidato avversario - é la premessa di Die Zeit -. In cambio, un'azienda saudita è ora lo sponsor principale della FIFA. Il paese ha anche acquisito il 10% di DAZN. Poco prima, il servizio di streaming aveva acquisito i diritti televisivi del Mondiale per club della FIFA, che nessun altro voleva, per un miliardo di dollari". Qatar e Arabia Saudita si sono classificati quarto e terzo nei rispettivi gironi di qualificazione al Mondiale 2026. "Ma fortunatamente, c'è ancora un turno, altri due gironi da tre - sottolinea l'articolo -, le vincitrici dei quali si qualificano direttamente e le seconde accedono ai playoff. Ed entrambi i paesi del Golfo hanno ottime possibilità di successo. Perché godono di un esclusivo vantaggio casalingo". Infatti "già in estate, la Federcalcio asiatica (AFC) aveva deciso che Qatar e Arabia Saudita avrebbero ospitato i mini-gruppi, senza spiegarne il motivo". Gli avversari (Indonesia, Iraq, Oman ed Emirati Arabi Uniti) "hanno chiesto almeno una sede neutrale. L'Iraq ha avvertito che la decisione 'potrebbe compromettere l'equilibrio della competizione' ". Ma questo non sarebbe l'unico vantaggio per Arabia Saudita e Qatar, che "hanno potuto giocare la loro prima partita mercoledì e la seconda e ultima martedì (domani, ndr) prossimo, con sei giorni di tempo per recuperare tra una gara e l'altra". Gli avversari del girone, che si affronteranno sabato, "ne hanno solo tre".