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Delneri: "Mi infastidisce che si prenda la mia Juve come termine di paragone peggiore"

30 Apr 2025 - 17:00
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Gigi Delneri non ci sta e, a distanza di quasi quattro anni dall'ultima esperienza in panchina, fa sentire la propria voce. Il tecnico friulano ha scelto le pagine de La Gazzetta dello Sport per spiegare le proprie ragioni, soprattutto in merito all'esperienza alla Juventus. "Al Porto, alla Roma e alla Juventus non hanno accettato i cambiamenti che avrei voluto imporre. In Portogallo, il presidente Pinto da Costa mi esonerò dopo un mese, in sede, alle 3 del mattino. La squadra aveva appena vinto la Champions con Mourinho e a lui non piaceva che volessi lanciare dei giovani come Pepe. Alla Roma subentrai in un'annata difficile, cominciata con la rinuncia di Prandelli. Alla Juve, ottimo girone di andata e pessimo ritorno per via degli infortuni, su tutti quello del nostro goleador Quagliarella. Mi infastidisce che si prende la mia Juve come pietra di paragone del peggio, io a Torino non ho goduto di certi investimenti economici. Una cosa l'ho capita: chi va alla Juve deve porsi la vittoria come primo obiettivo, il resto viene dopo".

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