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Lo stadio intitolato Giuseppe Meazza ha avuto un ruolo fondamentale per un secolo intero
di Andrea Cocchi© Foto da web
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Luci a San Siro, di quelle sere mondiali o di sogni di Coppe dei Campioni e poi di Champions League. Tutto è iniziato un secolo fa e in ogni singolo centimetro di quell'erba, rifatta mille volte, c'è un pezzo della storia del calcio. C'è il punto esatto in cui Guaita ha deciso la semifinale del Mondiale casalingo del 1934, poi vinto dagli azzurri, nella partita contro l'Austria di Sindelar, e Omam-Biyik ha saltato più in alto di tutta l'Argentina regalando al Camerun la partita inaugurale di Italia '90. Le coordinate GPS ti possono portare nel metro quadro preciso da cui Matthäus ha scoccato quel tiro imprendibile contro la Jugoslavia nella Germania poi campione del mondo o nel posto in cui Voeller e Rijkaard si sono sputati addosso a vicenda negli ottavi di finale di quello storico 1990.
Ci sarà sempre, da qualche parte, anche se nascosto dal nuovo impianto, il luogo della rovesciata di Van Basten con il Goteborg nel '92, del tiro di Jair che regala la Coppa dei Campioni all'Inter nella finale del '65 con il Benfica, della botta di Ancelotti che dà il via alla goleada sul Real Madrid, del gol di Shevchenko che decide il derby in semifinale di Champions del 2003 o di quello di Mkhitaryan che chiude i giochi, questa volta a favore dei nerazzurri, regalando all'Inter la finale del 2023.
Altobelli che segna la tripletta alla Juve nel '79, Rummenigge che brucia Tacconi in un altro 4-0 cinque anni dopo, Maradona che stoppa di petto il cross di Giordano e, senza far cadere il pallone, con un colpo da biliardo supera Zenga, Zico che rovescia in porta un assist di Causio con la maglia dell'Udinese, Platini che si fa parare il rigore ma poi non sbaglia il tap-in volante di testa, Paolo Rossi che va in fuga solitaria e piazza un destro nell'angolo e poi, vestito di rossonero, segna una doppietta nel derby, Pelé frenato dalla marcatura di Trapattoni sia con il Santos che con il Brasile, Falcao che entra a piedi uniti su Altobelli e viene espulso da Agnolin per poi giustificarsi dicendo che dalle sue parti è un intervento normale, Chinaglia che prende a calci nel sedere D'Amico che si era messo a ridere dopo che il compagno aveva subito un tunnel da Mazzola, Vialli che vola verso la porta dell'Inter per lo storico Scudetto della Sampdoria, Rivera che insegue Mazzola in uno degli ultimi derby giocati uno contro l'altro, quasi a voler fermare il tempo che passa.
Ma non c'è niente da fare, quello se ne frega e continua ad andare avanti. Milano scusa, stavo scherzando, luci a San Siro non se ne accenderanno più.