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Chivu crolla, Conte straparla e Ringhio sogna tanti gol...

Tabù Runjaic per il tecnico nerazzurro

di Matteo Dotto
01 Set 2025 - 08:04
 © Getty Images

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Nel poker che guida la classifica dopo i primi 180 minuti di campionato ci sono tre grandi e una splendida piccola, la Cremonese, capace di segnare ben 5 gol lasciando a debita distanza in quanto a marcature le co-capolista Juventus e Napoli (3) e Roma (2). Solo l’Inter ha segnato di più (6 reti) ma dopo l’illusorio 5-0 del debutto contro il Torino ecco il brusco risveglio contro l’Udinese che non ti aspetti. Già si era segnato pochino nel turno inaugurale (21 reti), la seconda giornata ha chiuso a quota 20 con tanti ringraziamenti alla Lazio per il suo splendido poker rifilato al Verona. Tre le squadre ancora a secco di reti: Genoa, Lecce e Torino. Una ancora al palo con due sconfitte nelle prime due uscite: il Sassuolo. Il crollo casalingo dell’Inter – incapace in un’ora circa di recuperare lo svantaggio - ha tante spiegazioni e anche un precedente statistico. Il primo ko in campionato del Chivu allenatore, esattamente sei mesi fa con il Parma, si era registrato proprio in Friuli contro l’Udinese di Runjaic: 1-0 con rigore di Thauvin l’1 marzo scorso.

LAMENTELA – I pianti (preventivi o successivi) sono una delle specialità di mister scudetto Conte Antonio da Lecce. Con le nostre orecchie sabato sera abbiamo ascoltato su RaiRadio1 la sua disamina post Napoli-Cagliari. Ecco il fedele virgolettato della dichiarazione: “Abbiamo trovato una squadra che ha difeso molto bassa. Sinceramente non mi aspettavo questo tipo di atteggiamento da parte del Cagliari." Il domandone è: ma perché mai Conte deve lamentarsi della scelta tattica del Cagliari? Non ha mica, la squadra di Pisacane, picchiato o giocato in modo scorretto… Si è semplicemente difesa e lo ha fatto benissimo, almeno fino ai fatali secondi di recupero. Se è vero come è vero che il primo tiro del Napoli è arrivato al minuto 39 (conclusione, peraltro alta e sbilenca, di De Bruyne) e il primo tiro nello specchio 5’ dopo a opera di McTominay. Ci è insomma venuto alla mente il Conte interista che la notte del 9 dicembre 2020, dopo lo 0-0 contro lo Shakhtar Donetsk che costò l’ultimo posto nella fase a gironi della Champions e la conseguente eliminazione anche dalla Europa League ebbe a esclamare: “Non capisco, lo Shakhtar ha giocato in modo completamente diverso rispetto allo scorso anno…”. La stagione precedente (agosto 2020, in pieno Covid con le fasi finali delle coppe giocate in campo neutro e a porte chiuse) gli ucraini furono sconfitti 5-0 in semifinale dall’Inter (battuta poi in finale dal Siviglia): l’allenatore Luis Castro, assimilata la lezione, evidentemente la mise poi a frutto qualche mese dopo. E tutto ciò a Conte non era piaciuto. Toh…

DEBUTTO – Sale l’attesa per il debutto di Rino Gattuso. Venerdì contro l’Estonia a Bergamo e lunedì prossimo a Debrecen contro Israele servono due vittorie con tanti gol. Proprio per questo il neo ct ha convocato la bellezza di 9 attaccanti: tre di loro sono andati a segno nelle prime due giornate di campionato (Scamacca alla prima contro il Pisa; Orsolini sabato contro il Como e Zaccagni ieri contro il Verona). Oltre alle tre punte in questione, in gol in queste prime partite di Serie A anche Bastoni. Mateo Retegui ha poi bagnato con una doppietta il suo esordio in Saudi League con la maglia dell’Al-Qadiash contro l’Al-Najma. Se non altro un piccolo segnale incoraggiante nella caccia azzurra al Mondiale 2026.

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