Ironia e autoironia dei tifosi interisti in attesa del match di questa sera decisivo per la Champions
Si scrive Chievo, si legge tensione alle stelle che nemmeno prima della finale con il Bayern del 22 maggio 2010 a Madrid... Possibile? Sì, possibilissimo se la fede calcistica è quella interista! Perché stasera servono tre punti: tre punti, una vittoria per rispondere ad Atalanta, Milan e Roma. Un successo perchè l'Inter torni ad essere terza, padrona del proprio destino con vista Champions. Il Chievo, dunque. Ospite a San Siro, già da tempo retrocessa. I numeri dei gialloblù in campionato? 2 vittorie, 12 pareggi, 21 sconfitte con 25 gol fatti e 73 (!) subiti. Eppure niente, di tranquillità nemmeno il minimo sentore. Anzi. Basta scorrere i commenti in rete per capirlo, per toccare con mano come l'attesa sia oggi pari o superiore a quella per una finale di Champions. Ansia, paura, ironia. E tanta, tanta autoironia, all'insegna del più puro interismo tafazziano. Da scacciare, però, con un'altra risata. Liberatoria. Per gli stessi interisti, almeno. Quelli che scaramanticamente twittano e attendono le 20.30 di oggi con un pensiero fisso in testa.