I CHIARIMENTI

Spalletti: "Guardiola? Con lui un caffè... turco. Maldini? Lo volevo con me"

Il tecnico del Napoli chiude a modo suo la doppia querelle con il tecnico del City e il dirigente rossonero

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La conferenza della vigilia dell'andata dei quarti di Champions contro il Milan diventa per Luciano Spalletti anche l’occasione per chiudere a modo suo la duplice querelle che lo ha visto protagonista con Pep Guardiola e Paolo Maldini. Con il primo qualche scintilla verbale in merito alla forza del suo Napoli, con il secondo uno scontro al San Paolo in occasione dell'ultimo match di campionato: "Guardiola? Ci fa piacere quando un allenatore come lui parla del Napoli e dice cose belle su di noi. Poi con lui spero di poter fare questi discorsi davanti a un bel caffè turco", ha aggiunto con chiaro riferimento alla finale di Champions League a Istanbul. Inedito invece il racconto sulla mancata collaborazione in Russia con Maldini: "Mi dissero di contattarlo quando ero allo Zenit, erano disposti a qualsiasi cosa per lui, ma era impegnato in altre cose e non accettò. Questo per evidenziare la stima che ho per l'uomo e per il calciatore".

SPALLETTI: "CON GUARDIOLA SPERO DI DISCORRERE DAVANTI A UN CAFFE'... TURCO"
"Guardiola? Ci fa piacere quando un allenatore come lui parla del Napoli e dice cose belle su di noi. Io lo seguo da quando era a Barcellona, così come mi piace vedere le squadre di Klopp o di De Zerbi". Così Luciano Spalletti, alzandosi in piedi da consumato attore, ha voluto chiudere la piccola querelle verbale con il tecnico del Manchester City. "Poi con lui spero di poter fare questi discorsi davanti a un bel caffe' turco", ha aggiunto il tecnico del Napoli con chiaro riferimento alla finale di Champions League a Istanbul. "Poi noi non siamo la squadra che deve vincere la Champions o deve avere l'ansia di dimostrare qualcosa. Noi abbiamo già fatto la storia del Napoli, ora dobbiamo anche divertirci e avere quell'orgoglio e quella forza che ci siamo meritati sul campo".

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"Maldini? Non credo di avere nulla da dire a Paolo per la stima che ho di lui, perché parte da lontano. Sono quelle cose di spogliatoio che ci stanno prima di andare in campo, sono cose normalissime". Protagonista sempre Luciano Spalletti, sempre nella conferenza stampa alla vigilia dell'andata dei quarti di Champions League contro il Milan a San Siro. "Quando ero allo Zenit mi chiesero di scegliere un dirigente da affiancarmi, io chiesi un profilo internazionale per dare forza al club e quando dissi Maldini furono felicissimi. Mi dissero di contattarlo, erano disposti a qualsiasi cosa per lui, ma era impegnato in altre cose e non accettò. Questo per evidenziare la stima che ho per l'uomo e per il calciatore".

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