DINAMO KIEV-JUVE 0-2

Champions, Dinamo Kiev-Juve 0-2: decide tutto una doppietta di Morata

In Ucraina i bianconeri vengono fuori nella ripresa: buona la "prima" per Pirlo in Europa

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Buona la prima in Champions League per la Juve targata Pirlo. Nel primo turno della fase a gironi del "Gruppo G" i bianconeri battono la Dinamo Kiev 2-0 in trasferta e iniziano la competizione col piede giusto. In Ucraina nel primo tempo gli uomini di Lucescu pensano solo a difendersi e il match resta bloccato, nella ripresa poi Morata (46') decide la partita con una splendida doppietta (46' e 84').

LA PARTITA
Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta. Lo sa bene la Juve, che in Ucraina piega la Dinamo Kiev, ma non brilla. Il progetto di Pirlo è ancora in fase di rodaggio e si vede. Ma tanto basta per regolare la squadra di Lucescu, troppo remissiva per impensierire davvero i bianconeri. Al netto delle critiche sul gioco, a tratti ancora lento, confuso e impacciato, gli uomini di Pirlo portano a casa tre punti importanti in Champions per continuare a lavorare senza ulteriori pressioni e incassano anche qualche buona notizia sul piano tecnico. Senza Ronaldo, Morata ha dimostrato di poter reggere con personalità il peso dell'attacco. Dettaglio importante per progettare il resto della stagione e pianificare rotazioni e turnover. Alla seconda uscita in bianconero, anche Chiesa ha dato segnali positivi insieme alla "certezza" Cuadrado. Esattamente come il tandem Rabiot-Bentancur in mediana e Ramsey sulla trequarti. Indizi di un puzzle che lentamente comincia a comporsi e che presto potrà contare anche su altri "pezzi" preziosi da incastrare. 

Da incastrare in un progetto che richiede tempo, coraggio e anche coerenza. Dopo il pari a Crotone in campionato e con CR7 ancora alle prese col Covid, Pirlo infatti non cambia in Champions e insiste su una Juve a trazione anteriore. Visto il palcoscenico, contro la Dinamo Kiev gli interpreti però sono diversi. Dietro torna Chiellini con Bonucci e Danilo, in mediana tocca invece a Bentancur e Rabiot con Cuadrado sulla destra e Chiesa adattato a sinistra. Con Dybala ancora in panca, davanti spazio invece a Ramsey e Kulusevski a supporto di Morata. Soluzioni rodate per certi versi e sperimentali per altri. Tutto per provare a dare equilibrio alla fase di non posesso e controllare la gara. 

A ritmi blandi la Juve inizia la partita palleggiando da dietro e provando a spingere sugli esterni, ma la Dinamo si difende con ordine e l'avvio del match resta bloccato. Dopo un quarto d'ora di studio, il primo squillo arriva da un sinistro di Chiesa, poi Chiellini prima sfiora il vantaggio di testa e poi lascia il posto a Demiral per un problema muscolare. Cambio obbligato che non modifica nulla tatticamente. In pressione, i bianconeri controllano la gara in mediana, ma la Dinamo resta bassa e gli uomini di Pirlo non riescono a sfondare. Con le squadre corte e poco ritmo, il match non decolla. E così la gara si sposta sulle corsie esterne. Da una parte Cuadrado prova a far saltare il banco con una giocata delle sue, dall'altra Kulusevski impegna invece Bushchan di tacco dopo una bella invenzione di Ramsey sulla sinistra. Guizzi che mostrano la superiorità tecnica dei bianconeri, ma che non bastano alla Juve per rompere l'equilibrio.

Equilibrio che invece si spezza a inizio ripresa grazie a un tap-in vincente di Morata, bravo a ribadire in rete un tiro di Kulusevski respinto corto da Bushchan dopo una bella discesa di Chiesa. Gol che porta avanti la banda di Pirlo e punisce l'atteggiamento troppo prudente della Dinamo. Al 55' Dybala fa il suo esordio stagionale prendendo il posto di Kulusevski e con le squadre più lunghe si aprono gli spazi. Per dare più peso all'attacco, Lucescu getta nella mischia Rodrigues, Popov e Verbic, ma la manovra ucraina è troppo lenta e la Juve controlla la gara senza rischi. Disturbato da Dybala, Ramsey sbaglia mira da buona posizione, poi gli ingressi di Arthur e Bernardeschi danno gamba e sostanza ai bianconeri negli ultimi venti minuti stoppando la reazione della Dinamo. Perfettamente imbeccato da Cuadrado, a 5' dal termine Morata firma il bis di testa mettendo la partita in cassaforte, poi c'è spazio solo per una bella parata di Szczesny su Sydorchuk. In Ucraina la Juve non brilla, ma conquista una vittoria pesante non solo per la classifica, ma anche per il morale. Il progetto targato Pirlo zoppica ancora, ma i tre punti sono sempre un'ottima risposta alle critiche e ai dubbi.
 

LE PAGELLE
Morata 7: senza CR7 veste i panni del bomber e mette la sua firma sul match. Lavora sporco spalle alla porta e si fa trovare pronto quando ha l'occasione per fare male. Doppietta di carattere, la prima della carriera in Champions
Cuadrado 7: spinge e copre a tutta fascia. Con lui in campo la Juve ha più equilibrio e può permettersi tanti giocatori offensivi. Delizioso il cross sul raddoppio di Morata
Ramsey 6,5: si muove con ordine e qualità tra le linee dando imprevedibilità e sostanza alla manovra. Bella la giocata sul colpo di tacco di Kulusevski, poi tante altre buone intuizioni
Rabiot 6,5: in mediana lavora di fisico e di fioretto. Buona l'intesa con Bentancur per avviare il pressing, rompere il gioco ucraino e innescare la manovra
Chiesa 6,5: nel primo tempo inizia bene, poi resta troppo largo e rimane ai margini del gioco. Meglio nella ripresa. Da una sua iniziativa nasce il primo gol di Morata
Dybala 5,5: la condizione non è delle migliori e si vede. Poco brillante nello stretto e ancora a caccia di certezze nel dialogo con i compagni
Supryaga 5: Lucescu lo piazza davanti a fare reparto da solo, ma le palle arrivano col contagocce e non riesce a fare la differenza. Bonucci lo guarda a vista
Bushchan 5: si oppone bene a Chiesa e Kulusevski, ma nelle uscite mostra grandi incertezze. Sulla prima rete di Morata si poteva fare meglio...


IL TABELLINO
DINAMO KIEV-JUVE 0-2
Dinamo Kiev (4-3-3): Bushchan 5; Kedziora 6, Zabarnyi 5,5, Mykolenko 6, Karavaev 5,5 (20' st Popov 5); Buyalski 5,5 (43' st Garmash sv), Sydorchuk 6, Shaparenko 6; Tsygankov 5 (21' st Verbic 5,5), Supryaga 5, De Pena 5 (15' st Rodrigues 6).
A disp.: Neshcheret, Boyko, Shepeliev, Tsitaishvili, Lednev, Andriyevskiy, Syrota, Duelund. All.: Lucescu 5
Juventus (3-4-1-2): Szczesny 5,5; Danilo 6, Bonucci 6,5, Chiellini 6 (18' Demiral 6); Chiesa 6,5, Rabiot 6,5, Bentancur 6,5 (34' st Arthur 6), Cuadrado 7; Ramsey 6,5 (34' st Bernardeschi 6); Kulusevski 6,5 (10' st Dybala 5,5), Morata 7.
A disp.: Buffon, Pinsoglio,, Dybala, Frabotta, Portanova. All.: Pirlo
Arbitro: Hategan
Marcatori: 1' st Morata (J), 39' st Morata (J)
Ammoniti: Bentancur, Cuadrado, Demiral (J)
Espulsi: -


LE STATISTICHE
•    Andrea Pirlo è il terzo allenatore nella storia della Juventus a vincere la prima trasferta della fase finale di Champions League sulla panchina bianconera, dopo Marcello Lippi nel 1995 e Fabio Capello nel 2004.
•    La Juventus ha ottenuto il suo sesto successo consecutivo nella fase a gironi di Champions League, eguagliando la sua striscia di vittorie più lunga considerando i gironi (compresa la seconda fase a gruppi) della competizione - registrata tra dicembre 2003 e novembre 2004.
•    La Juventus è imbattuta contro avversarie ucraine in Champions League (sette gare, 5V, 2N): si tratta della Nazione cui la Juventus ha incontrato più volte le squadre nella competizione senza mai perdere.
•    La Juventus è la squadra che la Dinamo Kiev ha incontrato in più occasioni in Champions League (cinque) senza aver mai ottenuto il successo.
•    Prima di Álvaro Morata, l'ultimo giocatore della Juventus ad aver trovato il gol contro la Dinamo Kiev in Champions League fu Marcelo Zalayeta nel novembre del 2002.
•    Álvaro Morata ha segnato il 53% dei propri gol in Champions League con la maglia della Juventus (nove su 17).
•    Álvaro Morata ha segnato la sua prima marcatura multipla in Champions League alla sua 53ª presenza nella competizione. Si tratta inoltre della prima marcatura multipla di un giocatore spagnolo con una squadra italiana nelle competizione.
•    Giorgio Chiellini (71 partite oggi in Champions League) ha superato Alessio Tacchinardi al terzo posto per presenze all-time con la maglia della Juventus nella massima competizione europea.
•    50ª presenza in Champions League per Aaron Ramsey che diventa il terzo giocatore gallese a tagliare questo traguardo nella competizione dopo Ryan Giggs (141) e Gareth Bale (64).

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