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Caso scommesse, Fagioli ai pm di Milano: "Vlahovic pagò 100mila euro per aiutarmi"

Il centrocampista della Fiorentina: "Ho chiesto anche a Gatti, Dragusin e altri, ma non ero io ad adescare i giocatori". Ascoltato anche Florenzi: "Quando perdevo Tonali mi mandava la fattura"

22 Mag 2025 - 10:07

"Ricordo che anche Vlahovic, che era un mio caro amico, quando giocavo con la Juventus aveva provveduto a versare un importo di 100mila euro per coprire i miei debiti senza acquistare alcun bene". Lo racconta lo scorso 24 aprile, parlando del giro di scommesse online illegali in cui era finito Nicolò Fagioli, come emerge da un recente verbale reso davanti ai pm di Milano in cui il centrocampista della Fiorentina spiega anche che aveva chiesto a diversi suoi colleghi di aiutarlo a saldare i suoi debiti: "Ho chiesto a Gatti, Dragusin e altri. Io dicevo a loro di fare un bonifico per me a Elysium e gli dicevo che ci avrebbero guadagnato una parte, che poi mettevo io, e dopo qualche mese gli restituivo i soldi prestati".

I pm hanno poi chiesto a Fagioli se avesse ancora un debito con gli scommettitori e il calciatore ha risposto: "Avevo un residuo di ulteriori 400 o 500mila euro circa nel momento in cui sono stato convocato a Torino per gli interrogatori e da quel momento nessuno più mi ha sollecitato il pagamento".

Fagioli ha poi voluto precisare, rispetto a una contestazione della Procura, che non era lui ad adescare i giocatori, "ma erano gli altri calciatori che mi chiedevano di giocare e io passavo il contatto di De Giacomo. Non ho mai guadagnato soldi - ha aggiunto - ho avuto solo 5mila euro di credito in più sul sito quando ho dato a Raoul Bellanova il contatto del presunto gestore delle scommesse e questo episodio è l’unico in cui ho avuto un bonus da De Giacomo".

E proprio Bellanova si sarebbe sentito "minacciato" da Tommaso De Giacomo, che gli avrebbe chiesto "in maniera pressante", incontrandolo anche in compagnia del suo agente, di rientrare dall’intero debito, che in realtà riguardava soprattutto Fagioli perché i due condividevano lo stesso account. Questi alcuni dei dettagli che emergono dall’ordinanza che ha portato ai domiciliari De Giacomo e altri quattro: Bellanova - si legge - sarebbe stato preso dal "panico", come emerge da una chat con lo stesso Fagioli.

Nelle indagine sul caso scommesse è finito anche Alessandro Florenzi, ascoltato anche lui a fine aprile dai pm di Milano: "Mi ero autoescluso perché giocavo troppo e dopo un paio di mesi, quando ho avuto un grave infortunio, sono ricaduto nel gioco". Il difensore del Milan ha spiegato che lui chiedeva a Sandro Tonali, anche lui indagato come presunto 'collettore', "quanto desideravo mi venisse caricato nel sito per giocare e quando poi perdevo sempre Sandro mi mandava la fattura e mi diceva come pagare".

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