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Caos Brasile, ordinata la rimozione del presidente della federcalcio. "Ma nessun problema per Ancelotti"

Rodrigues, grande sponsor del tecnico italiano, destituito per ordine della Corte di giustizia di Rio de Janeiro, ma il reggente ad interim ha tranquillizzato tutti sull'arrivo del nuovo ct

16 Mag 2025 - 11:59

La Corte di giustizia di Rio de Janeiro, con una decisione del giudice Gabriel de Oliveira Zefiro, ha ordinato la rimozione di Ednaldo Rodrigues dalla presidenza della Federazione calcistica del Brasile (Cbf). L'incarico ad interim è stato affidato al vice presidente Fernando Sarney, con la richiesta di indire le elezioni "il prima possibile". Rodrigues, che questa settimana aveva annunciato la firma di Carlo Ancelotti come allenatore della nazionale brasiliana, era stato rieletto a marzo per rimanere in carica fino al 2030. Nelle ultime ore la sua destituzione aveva fatto pensare che anche la nomina a ct di Ancelotti sarebbe stata a rischio, ma Sarney, vicepresidente e reggente ad interim, ha fatto sapere che l'ingaggio dell'ormai ex Real da parte della Seleçao avverrà come previsto.

È stato proprio Sarney a chiedere al tribunale di destituire Rodrigues. Il giudice ha dichiarato nullo l'accordo che convalidava il primo mandato di Rodrigues e ha stabilito che, senza questo, Rodrigues non avrebbe potuto candidarsi per un secondo mandato. La sentenza può essere impugnata.

È la seconda volta che Rodrigues viene destituito dalla carica con una decisione del tribunale. Una situazione simile si era verificata a dicembre del 2023, quando aveva negoziato con Ancelotti per assumere la guida della nazionale. La destituzione era stata annullata dalla Corte suprema brasiliana. Tenendo presente quella precedente controversia legale, i vicepresidenti della confederazione avevano raggiunto un accordo a gennaio che convalidava il primo mandato di Rodrigues e gli apriva la strada per ricandidarsi.

Nella sentenza di giovedì, il giudice si è schierato con Sarney, il quale sostiene che uno dei firmatari, l'86enne Antonio Carlos Nunes, non fosse mentalmente idoneo a firmare l'accordo. Il tribunale aveva fissato per lunedì l'udienza per valutare lo stato mentale di Nunes, ma l'udienza è stata sospesa poche ore dopo l'annuncio da parte della confederazione della nomina di Ancelotti a commissario tecnico del Brasile. Zefiro ha scritto nella sua sentenza che "la capacità mentale (di Nunes) è in dubbio dal 2018, quando gli è stato diagnosticato un tumore al cervello".

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