Dieci violazioni tra ottobre e febbraio nei calci di inizio e nelle riprese dei secondi tempi
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Costano ancora una volta molto cari i ritardi al Manchester City. La Premier League ha infatti inflitto una multa di 1,1 milioni di sterline, pari a oltre 1,2 milioni di euro, al club inglese, per non aver rispettato l'orario di inizio delle partite e dei secondi tempi in occasione di nove partite della stagione 2024/25, per un totale di dieci violazioni tra ottobre e febbraio. I ritardi vanno da un minuto e 29" fino a due minuti e 24", quest'ultimo fatto registrare prima del secondo tempo del derby di Manchester contro lo United nel dicembre 2024.
La sanzione alla squadra di Pep Guardiola è legata alla regola 33 della Premier League, che impone la puntualità nei calci d'inizio e nella ripresa del gioco nel secondo tempo: "Le regole relative ai calci d'inizio e alle riprese del gioco contribuiscono a garantire che l'organizzazione della competizione rispetti i più alti standard professionali possibili e fornisca certezza ai tifosi e ai club partecipanti - si legge nella nota della Premier - Garantisce inoltre che la trasmissione di ogni partita della Premier League avvenga nei tempi previsti". Quello del City è comunque un... vizio: nella scorsa stagione la multa era stata addirittura superiore: 2,09 milioni di sterline per aver ritardato 22 partite.