"La notte del maestro": l'addio al calcio di Pirlo

Parata di stelle a San Siro per omaggiare uno dei più talentuosi giocatori di sempre: finisce 7-7 tra White Stars e Blue Stars

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Le luci di San Siro hanno illuminato l'ultimo capolavoro di Andrea Pirlo: "La notte del maestro" ha sancito l'addio definitivo al calcio di uno dei più talentuosi e visionari calciatori italiani di sempre. Assieme all'ex Inter, Milan e Juve una parata di stelle da brividi: amici ed ex compagni di una vita da Del Piero a Totti, da Buffon a Vieri, da Lampard a Nesta. Per la cronaca durante i 90 minuti sul campo la sfida tra White Stars e Blue Stars è finita 7-7 coi gol di Sheva, Quagliarella, Cassano, Seedorf, Brocchi, Pato, Vieri, Toni, Matri e la tripletta di Inzaghi.

White Star: Abbiati, Dida, Bonucci, Chiellini, Costacurta, favalli, Jankulovski, Maldini, Nesta, Oddo, Simic, Zambrotta, Zanetti, Baronio, Camoranesi, Gattuso, Lampard, Leonardo, Pepe, Pirlo, Rui Costa, Verratti, Vidal, Roberto Baggio, Del Piero, Di Natale, Iaquinta, Inzaghi, Matri, Pato, Ronaldo "il Fenomeno", Totti. Allenatori: Conte, Ancelotti

Blue Star: Buffon, Storari, Adani, Barzagli, Bonera, Cafu, Diana, Ferrara, Kaladze, Materazzi, Serginho, Abate, Albertini, Ambrosini, Brocchi, De Rossi, Diamanti, Marchisio, Pirlo, Seedorf, Borriello, Cassano, Quagliarella, Shevchenko, Tevez, Toni, Ventola. Allenatori: Allegri, Donadoni, Tassotti

Non poteva che essere la Scala del calcio il teatro ideale per celebrare e omaggiare il Maestro, colui che ha disegnato e visto il calcio come nessuna altro, colui che ha reinventato il ruolo del regista e del fantasista con una classe e una qualità impensabili per i comuni mortali. Nessuno voleva mancare alla serata di Pirlo, che chiude la carriera con sei scudetti di cui cinque consecutivi, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe, due Champions, due Supercoppe europee, un Mondiale per Club e con la Nazionale un Mondiale ma anche ma anche un bronzo olimpico ad Atene 2004 e un campionato europeo Under 21. Ma Pirlo è stato molto di più di quello che i numeri potranno mai raccontare e la testimonianza è arrivata dai tantissimi campioni arrivati da ogni angolo del globo: Sheva, Verratti, Rui Costa, Baggio, Leonardo, Maldini, Inzaghi.

Partita vietata ai nostalgici con in campo tutta la classe dei campioni di qualche anno fa ancora perfettamente intatta nel 7-7 finale: il Maestro Pirlo non ha segnato ma ha raccontato di aver rimediato uno stiramento al polpaccio dopo pochi minuti. Ha giocato comunque il primo tempo coi White Stars e il secondo con i Blue Stars. Geniale una punizione con cui ha fintato la conclusione servendo poi Bobo Vieri. In rete sono andati anche Sheva che ha impiegato 57 secondi per fare quello che è sempre stato capace di fare: segnare a San Siro. Poi c'è stato spazio per un pallonetto di Quagliarella, la rete di Cassano, il colpo di testa di Seedorf, l'incursione di Brocchi e il tocco di Toni. E ancora la doppietta di Pato, il sigillo di Matri e la tripletta di Pippo Inzaghi, un altro che una certa confidenza col gol a San Siro non la perderà neanche fra cent'anni. Il terzo gol l'allenatore del Venezia lo ha segnato (su assist di Totti) al neo entrato Gigi Buffon, anche lui applauditissimo dal pubblico. Al minuto 36 del secondo tempo Pirlo ha lasciato il campo e il calcio ricevendo la standing ovation di San Siro e lasciando spazio all'ingresso del figlio Niccolò. Finisce una carriera leggendaria, finisce l'epoca di un calcio geniale e bellissimo che ha fatto sognare tutti. 

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