La pausa dei campionati per Coronavirus impone ai club una riflessione sui giocatori che si sono deprezzati negli ultimi mesi, tra cui il brasiliano rossonero
Gli effetti del Coronavirus avranno ripercussioni anche sul valore dei calciatori, sulle possibilità economiche che avranno le squadre per investire sul mercato e, di conseguenza, su tutte le operazioni che dovrebbero cominciare in estate. Tra i tanti giocatori che stanno vedendo svalutare il proprio cartellino, c’è anche il caso di Lucas Paquetá: acquistato dal Milan meno di un anno e mezzo fa a 35 milioni di euro, il brasiliano potrebbe essere ceduto a non più di 20 milioni.
Il calcio è fermo da circa due mesi a causa del coronavirus. Questo ha inevitabilmente portato diversi cambiamenti nel mondo del pallone, soprattutto dal punto di vista economico. Da una parte, infatti, le squadre che non stanno guadagnando nulla (anzi) e, dall’altra, i giocatori che si stanno lentamente svalutando proprio a causa dello stop forzato. Secondo una recente analisi, il taglio medio delle valutazioni dei calciatori sarà nell’ordine del 20% rispetto all’estate 2019, con un’eccezione tuttavia per i nati dal 1998 in poi, per i quali la valutazione è tagliata del 10%. Andando a scorrere i nomi dei grandi campioni a livello internazionale che vedranno ridursi sensibilmente i propri cartellini, possiamo notare gente come De Bruyne, Mané, Neymar, Sterling (svalutati di 30 milioni di euro), Hazard (deprezzato di 40 milioni), ma anche Bale, Mbappé, Pogba, fino ad arrivare addirittura a Messi (meno di 50 per quest’ultimo). Insomma, una cosa è certa: il prossimo sarà, giocoforza, un mercato al risparmio. Anche per i top player.
Tra i calciatori che hanno subìto una pesante svalutazione negli ultimi mesi c’è anche Lucas Paquetá. In questo caso, però, il coronavirus ha solamente un ruolo decisamente marginale, perché il crollo del valore economico del centrocampista brasiliano (quasi del 50%) ha a che vedere con delle prestazioni sul campo non particolarmente convincenti, che risalgono a ben prima dello stop delle competizioni a causa della diffusione del Covid-19 e per le quali già a gennaio sembrava ormai destinato a lasciare il Milan. Arrivato in Italia dal Flamengo sedici mesi fa per 35 milioni di euro più bonus, Paquetá aveva inizialmente ben impressionato con Gattuso allenatore; anche se aveva concluso lo scampolo di stagione 2018-2019 in maglia rossonera con appena un gol e due assist all’attivo in 17 presenze ufficiali. Poi, con il passare del tempo, il classe ’97 ha faticato a trovare spazio e continuità sia con Giampaolo sia con Pioli; nell’ultima finestra invernale di mercato la possibilità di un addio (che fosse a titolo definitivo o temporaneo) si era fatta decisamente concreta ma non era andata in porto, con la speranza poi di poterlo recuperare una volta rimasto al Milan.
In Italia, del resto, non mancano gli estimatori nei confronti delle qualità tecniche del brasiliano: accostato anche alla Roma dietro precisi apprezzamenti di Paulo Fonseca, convinto di poter sgrezzare il talento verdeoro, piace in particolar modo alla Fiorentina, con Rocco Commisso e Beppe Iachini che avrebbero gradito la possibilità di cercare il rilancio di Paquetá già nella seconda fase della stagione in corso. Chissà che dopo il no dello scorso gennaio, a prescindere dalla ripresa o meno di questo campionato, le prospettive di un addio a Milano per il centrocampista non siano decisamente concrete. Le piste invernali potrebbero tornare attuali, con maggiore possibilità di trovare la formula giusta per soddisfare le richieste del Milan, che non fa sconti e che vorrebbe venderlo a non meno di 30 milioni; per quanto la sua quotazione attuale si aggiri sui 20. In questa sosta forzata, un momento di riflessione potrebbe portare Paquetá a compiere delle scelte importanti per il proprio futuro.