QUESTIONE ORARI

Calcagno insiste: "No a gare di pomeriggio, va preservata la salute degli atleti"

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Dopo il via libera alla ripresa del campionato, il vice presidente AIC Umberto Calcagno ribadisce la posizione dell'Assocalciatori sugli orari delle partite.  "Giocare alle 16.00/16.30 in certi periodi dell'anno diventa un problema al Sud, ma anche altrove - ha spiegato -. È un modo per tutelare la salute dei calciatori che saranno sottoposti ad un tour de force". "Impiegarli negli orari caldi potrebbe significare metterli ancora più a rischio", ha aggiunto.

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Parole forti e chiare, che lasciano poco spazio alle interpretazioni e di cui la Lega dovrà tenere conto nell'eleborazione del nuvo calendario. "Abbiamo fatto una richiesta specifica alla Lega e speriamo di avere riscontro in proposito: è opportuno evitare lo slot del pomeriggio - ha precisato Calcagno - perché chiediamo di andare in campo, ogni tre giorni, ad atleti sottoposti a stress e reduci da un lungo periodo di inattività". "Dobbiamo evitare le alte temperature pomeridiane di giugno e luglio, credo sia interesse di sistema preservare i calciatori dal pericolo infortuni: ne risentirebbe anche lo spettacolo", ha continuato il vicepresidente dell'Aic.

"Siamo in un contesto eccezionale e bisogna capire se ci sono alternative sulle tempistiche per giocare -ha aggiunto -. La preoccupazione non è solo dei calciatori coinvolti per primi nella ripresa, ma è una preoccupazione generale". "Non dobbiamo dimenticare che vengono da un periodo di lavoro diverso dal solito - ha spiegato Calcagno -. È vero che oggi gli staff hanno un livello di preparazione elevatissimo con il quale hanno permesso allenamenti anche da casa, ma è un lavoro differente da quello che si fa sul campo". "È una preoccupazione generalizzata che deriva dal fatto che nessuno dei calciatori ha esperienza rispetto ad un periodo di inattivita' cosi' lungo, c'e' timore perche' ci si trova per la prima volta in questa situazione", ha proseguito.

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Infine una battuta sulle perplessità di alcune squadre relative alla vicinanza delle gare di Coppa Italia: "Primavera dell'Inter al San Paolo? Al di la' delle minacce, lo spostamento delle ultime date, possa risolvere i problemi. Non credo si darà seguito a questa situazione, certamente ci sarà chi si troverà svantaggiato, ma è una situazione difficile da ottemperare in maniera equa per tutti".

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