Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

LA RUBRICA

Buoni e cattivi: a Mazzarri il premio "bestia nera",,, di Giampaolo

Per Belotti c'è il premio "Ciccio gol" in onore di Graziani

27 Set 2019 - 08:02

Alzi la mano chi - dopo un così bel primo tempo del Milan e un così disastroso primo tempo del Torino - poteva immaginare che alla fine i tre punti potessero essere tinti di granata. Un'ora di dominio per la squadra di Giampaolo (troppo sterile però in avanti) e mezz'ora di grande sostanza da Cuore Toro per i tre punti che rilanciano la squadra di Mazzarri. Alla fine probabilmente la differenza sta tutta o quasi nei due numeri 9: da una parte Piatek che - rigore a parte - ha sbagliato di tutto e di più; dall'altra un Belotti che - magari grazie anche a un aiutino di Donnarumma sul primo gol - si è dimostrato una volta di più capitano vero e trascinatore.

PREMIO GENTLEMAN - Non immaginiamo cosa avrebbe potuto dire Walter Mazzarri se alla guida della squadra sconfitta avesse incassato il secondo gol, viziato in partenza da un fallo. Giù il cappello davanti a Giampaolo che a caldo, ai microfoni di Sky, ha pronunciato (letteralmente) queste parole: "Per la dinamica si poteva anche fischiare (su Calhanoglu nda), ma sono tutte piccole situazioni, è il controllo della gara che fa la differenza." Zero punti ma tanti applausi per un allenatore che - facciamo outing - a chi scrive piace molto (magari a chi legge un po' meno...).

PREMIO BESTIA NERA - Walter "Don Abbondio" Mazzarri tornava nello stadio amico dove - contro il Lecce - aveva schierato in partenza uno spregiudicato (!?!) 3-6-1. Contro il Milan - sarà per la pressione di stampa e tifosi, sarà per un suo moto d'orgoglio... offensivo - pronti via il tecnico liveronese sforna un vero 3-4-1-2 con Verdi trequartista dietro alla coppia Belotti-Zaza. Risultati in verità deludenti. Primo tempo: tiri in porta zero, salvo un'occasione di Belotti proprio a filo di sirena su un'avventata uscita di Donnarumma. Insomma, come spesso amano dire gli allenatori, non è (solo) con il numero delle punte in campo che si può considerare una squadra più o meno d'attacco. Conta l'atteggiamento. Il Toro lento e macchinoso del primo tempo è stato bravo e fortunato a rimanere in partita. Poi i cambi azzeccati e il magheggio tattico con il passaggio al 4-3-3. E, soprattutto, la doppietta di Belotti a sigillare una prestazione quasi commovente del capitano granata. E così con questa ennesima vittoria di Mazzarri ai danni di Giampaolo si aggiorna una statistica impressionante a proposito del confronto diretto tra le due panchine: 10 sfide in Serie A, 6 successi per Mazzarri, 4 pareggi e zero vittorie per Giampaolo.

PREMIO CICCIO GOL - Numero 9 sulle spalle, fisico un po' sgraziato e ingobbito, grande generosità e fiuto del gol. Andrea Belotti è il Ciccio Graziani dei tempi moderni. Ciccio Graziani - lo scriviamo a uso e consumo dei più giovani - è stato il centravanti dell'unico scudetto granata post Superga prima di diventare pittoresco allenatore del Cervia nel reality Campioni e simpatico opinionista sulle reti Mediaset. In poco più di 4 stagioni, Belotti ha firmato 80 gol in granata tra campionato e coppe. Ciccio nel Toro di gol ne ha segnati 122 in 8 stagioni (quando però la vita per gli attaccanti era molto più grama: tra asfissianti marcature a uomo, retropassaggi  tra le braccia del portiere e autoreti assegnate per un minimo tocco di un difensore).   
 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri