Il giocatore paraguaiano della squadra brasiliana San Paolo, Bobadilla, è stato incriminato dalla Polizia civile di San Paolo per insulti razzisti con motivazioni xenofobe, dopo un diverbio con l'avversario del club argentino Talleres, il venezuelano Miguel Navarro, durante un match di Copa Libertadores (vinto per 2-1 dal San Paolo) a fine maggio. Secondo Navarro, Bobadilla lo aveva definito un "venezuelano morto di fame". L'incontro, svoltosi a San Paolo il 27 maggio, è stato interrotto per diversi minuti quando Navarro è scoppiato a piangere in seguito a un commento offensivo di Bobadilla che alludeva alla sua nazionalità. "Stavo dicendo all'arbitro di sbrigarsi, perché dovevamo giocare. Poi, dal nulla, Bobadilla è arrivato e mi ha detto: 'venezuelano morto di fame'. Volevo lasciare la partita, ma purtroppo non avevamo più sostituzioni. Non volevo lasciare la mia squadra con un giocatore in meno. In quel momento ero fuori di testa. Giustizia deve essere fatta, questo non può continuare ad accadere", ha raccontato Navarro. La Confederazione sudamericana del calcio (Conmebol) ha intanto aperto un'indagine su un possibile caso di xenofobia.