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LA CONFESSIONE

Bale: "Come altri temo la bancarotta. Quando smetti c'è da ricostruire un'esistenza"

L'ex Real Madrid sui problemi di tanti ex colleghi: "Ho sempre pensato a come sarebbe stata la mia vita dopo il calcio"

18 Ott 2025 - 07:11

La vita di un calciatore dopo il ritiro nasconde molte più insidie di quanto si possa immaginare. Sono sempre di più gli ex atleti che raccontano le difficoltà incontrate una volta appesi gli scarpini al chiodo: dalla depressione fino alle difficoltà economiche in cui si può incappare se non si è in grado di adeguare il proprio stile di vita (da un giorno all'altro si smette di guadagnare milioni) e/o di gestire le fortune messe da parte negli anni di attività. 

Anche di questi problemi ha parlato Gareth Bale. L' ex capitano del Galles, nonché Mister 100 milioni del Real Madrid, ha confessato le paure post ritiro, arrivato nel suo caso due anni fa a 34 anni. "È sempre stata una cosa che mi ha spaventato - ha detto il gallese in un'intervista a Front Office Sports -. Si legge di atleti che terminano la loro carriera e finiscono in bancarotta. Non sanno come gestire i propri soldi, molti vivono una vita nel lusso, cosa che io ho cercato di evitare. Ho sempre prestato attenzione a come sarebbe stata la mia vita dopo il calcio".

Dopo il suo passaggio dal Tottenham al Real Madrid, Bale è diventato uno dei calciatori più pagati al mondo, ha guadagnato più di 170 milioni di euro durante la sua permanenza al Santiago Bernabeu, prima di giocare nella MLS e chiudere con la nazionale dopo i Mondiali 2022. "Quando finisci, smetti di essere pagato e c'è da ricostruire un'esistenza -. Ho sempre cercato di diversificare. Inizialmente avevo l'idea di investire i miei soldi in diverse cose. Se una di queste falliva, non avrei perso tutto".

Dopo il suo ritiro, Bale si è impegnato in diverse iniziative finanziarie, dai bar a tema minigolf al lavoro come commentatore per la televisione britannica che trasmette la Champions League. Di recente ha avviato trattative con il Cardiff City, la squadra della sua città natale e lo ha confermato nell'intervista: "È un club in declino da diversi anni, ma ha un grande potenziale, essendo l'unico in città".