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Atalanta, Gasperini: "Il progetto è chiaro, ma non posso lottare da solo"

Il tecnico nerazzurro ha parlato dopo la sconfitta contro l'Inter: "Devo fare crescere i giovani, ma non posso lottare sempre contro i senatori"

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L'Atalanta di Gasperini ha perso 2-3 contro l'Inter subendo la rimonta dei nerazzurri di Inzaghi, soprattutto con un inizio di secondo tempo difficile: "Dopo un ottimo primo tempo abbiamo preso gol nel primo episodio sfortunato con una deviazione che ha beffato Palomino - ha commentato Gasperini -. Nella ripresa ho tolto Scalvini per riportare Koopmeiners in mezzo al campo dopo aver dovuto cambiare qualcosa per l'infortunio di Toloi. Scalvini ha fatto bene, ma volevo qualcosa di diverso".

L'Atalanta è reduce da quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate, perdendo spesso una volta andati in vantaggio: "Qualcosa dobbiamo rivedere. Andare avanti con l'Inter e venir raggiunti subito non va bene, ma non è un problema mentale. Abbiamo sofferto nella ripresa perché l'Inter ha fatto bene e noi abbiamo sofferto su palla inattiva. Poi siamo usciti nel finale, ma in questo momento stiamo affrontando squadre in forma e gli episodi non ci girano bene".

Non aver vinto queste partite ha rovinato l'ottimo inizio di campionato: "Dispiace perché meritavamo qualcosa di più, ma a livello di obiettivi non c'è nessun problema coi tifosi, con la squadra e con la società - ha commentato Gasperini -. Abbiamo necessità di inserire ragazzi giovani e trasformarci un po', per questo per me è importante vedere la prestazione dei miei ragazzi come Hojlund e Okoli. Questo è il compito dell'Atalanta, far crescere i giovani".

L'obiettivo stagionale per Gasperini è chiaro: "Il nostro gruppo è sempre competitivo anche se negli anni si è assottigliato. Ho chiesto di potenziare la squadra per alzare il livello o guardare al futuro facendo crescere talenti. La società ha fatto quello che ha potuto, poi però bisogna avere il coraggio di farli giocare i ragazzi. Io lavoro per l'Atalanta e la società e non posso sempre andare contro i miei giocatori più esperti che si lamentano quando faccio giocare i ragazzi. Se l'obiettivo è la Champions al momento per me non è percorribile. La strada che avevo chiesto era chiara, non è stata possibile e ora si sta facendo un po' un mischione e non va bene. Il programma va condiviso, se lo faccio da solo è un problema e al momento la situazione non mi va bene".

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