Era dall'agosto 2020 che il Parma non vinceva due gare consecutive in trasferta, i successi con Verona e Pisa hanno sfatato un tabù, facendo anche emergere un dato in netta controtendenza rispetto alla stagione passata: i crociati vincono gli scontri diretti, a fine annata invece avevano raccolto solo 14 punti sui 36 totali con squadre che si sono classificate dalle decima posizione in giù. Pisa, Verona, Torino, tre vittorie salvezza, la squadra di Carlos Cuesta prova a cambiare marcia al Tardini dove ha fatto solo 6 degli attuali 14 punti, ma deve fare i conti con un altro tabù: i ducali non vincono due gare di fila in Serie A dal luglio 2020 (contro Napoli e Brescia in quel caso con Roberto D'Aversa allenatore). Serve un salto di qualità, per gioco e intensità, contro le big si è visto solo nel secondo tempo contro il Milan. Arriva la Lazio, sarebbe rischioso per Delprato e compagni impostare la gara pensando di passare il secondo tempo chiusi in area, come a Pisa. Confermato Corvi in porta, i dubbi di Cuesta partono dalla difesa: rientra Troilo dalla squalifica, è un opzione al centro della retroguardia in caso di 3-5-2, ma non è da escludere una conferma del 4-3-2-1, con Estevez diga di centrocampo. E' di fatto un ballottaggio tutto argentino tra il difensore e il mediano. Si è sbloccato Benedyczak e si candida a giocare con Ondrejka alle spalle di Pellegrino. Non è un gran momento per Cutrone, a secco di fine agosto, parte in seconda fila. A centrocampo intoccabili Bernabè e Keita, sulle fasce Britschgi e Valeri, il giovane svizzero è la rivelazione di questo inizio di stagione: "Sto migliorando velocemente, Delprato mi aiuta molto, possiamo battere la Lazio" ha detto a margine della tradizionale festa natalizia del Centro Coordinamento Parma Clubs.