A BARI

Arrestato il fratellastro di Antonio Cassano: era a capo di una banda dedita a furti in appartamento

Il famigliare dell'ex calciatore è stato fermato insieme ad altre sette persone con l'accusa di far parte di un gruppo specializzato in rapine in abitazione

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Arrestato il fratellastro di Antonio Cassano: era a capo di una banda dedita a furti in appartamento - foto 1
© Tik Tok

Il 2024 non inizia con i migliori auspici per Antonio Cassano che poche ore fa ha ricevuto la notizia dell'arresto del fratellastro Giovanni. Il famigliare dell'ex calciatore di Bari, Roma, Inter, Milan Sampdoria, noto su Tik Tok come “U Curt”, è stato fermato dai Carabinieri all'interno di un'operazione che ha coinvolto altre sette persone, accusate di commesso furti e rapine in alcune abitazioni fra la provincia di Bari e Barletta-Andria-Trani

Il 52enne pugliese, con cui l'ex calciatore non ha rapporti da tempo, sarebbe stato al vertice di una banda che utilizzava le chiavi sottratte alle vittime oppure riprodotte grazie alla complicità del titolare di un negozio di ferramenta, a cui venivano fornite le foto delle chiavi da duplicare, per entrare nelle abitazioni e svaligiarle. In quei casi i malviventi si presentavano travestiti con parrucche da donna, mascherine antiCovid, cappellini e passamontagna.Come riportato da La7 Cassano sarebbe già stato coinvolto in vicende giudiziarie lo scorso ottobre con il sequestro di beni per circa un milione di euro, frutto di tutta una serie di attività illecite, tra cui furti, ricettazioni, rapine ed estorsioni utilizzando anche la violenza e l’uso di armi.

Oltre ai furti, le otto persone sono state accusate di associazione per delinquere, mentre è sarebbe stato documentato l’uso di auto di grossa cilindrata di provenienza furtiva, l’uso di targhe falsificate applicate su veicoli di proprietà dei componenti del gruppo criminale, per non renderli rintracciabili, radio ricetrasmittenti e apparati telefonici dedicati all’attività illecita, disturbatori di frequenza (jammer), flessibili ed attrezzi vari da taglio e scasso. E' stata infine localizzata e documentata l’esistenza di una base logistica usata per nascondere i mezzi rubati, gli attrezzi da scasso e, talvolta, la refurtiva trafugata in attesa di essere avviata nei canali del riciclaggio.

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