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allenamento Cagliari a porte aperte, tifosi in delirio

Il Cagliari si prepara alla gara di ritorno col Parma sospinto anche

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Il Cagliari si prepara alla gara di ritorno col Parma sospinto anche dai tifosi, oltre mille, che hanno assistito all'ultimo allenamento a porte aperte alla Unipol Domus. "Vi vogliamo così", uno degli slogan degli ultras cagliaritani oggi vale più che mai, e dovrà valere tantissimo anche sabato sera. I sardi partono dal 3-2 conquistato grazie a un magico Luvumbo e Lapadula, capaci insieme al resto della squadra di ribaltare totalmente il risultato. Quella del Tardini sarà un'altra gara, l'ennesima, da dentro o fuori: il Cagliari va in finale playoff per la serie A se vince o se pareggia. "Dovremo essere macchine senza sentimenti perché ci aspetta un'altra battaglia e vogliamo portarla a casa. All'andata abbiamo commesso degli errori nel primo tempo ma più per meriti loro che per demeriti nostri. I ragazzi erano concentrati altrimenti non l'avremmo mai recuperata. Loro hanno più tecnica di noi e noi dovremo soltanto correre, correre e correre. Bisognerà mettere in campo il cuore della nostra terra". Il mister rossoblù fa un passaggio anche sugli arbitri: "Colombo diventerà internazionale. Orsato? Tanto di cappello". Poi, di nuovo testa, e cuore, a Parma: "Tutte e due le squadre cercheranno qualcosa di diverso per cercare di sorprendere l'avversario, è normale. Quello che farò è pensare bene all'undici da schierare, ma devo fare un plauso a tutti i ragazzi che martedì sono entrati a partita in corso. Avevano una determinazione e voglia di riprendere il risultato enormi. Viola è un leader, anche se sinora ha avuto poco minutaggio è rispettato da tutti e soprattutto da me", afferma Ranieri. "Martedì scorso a Makoumbou ho dato libertà di attaccare maggiormente cambiando in corsa la sua posizione. Mancosu sta dando tanto al Cagliari e ancora tanto darà. Il cuore è l'arma in più da utilizzare sabato, sentirsi parte dell'isola. Al terzo gol mi sono commosso perché ho visto premiato lo sforzo dei ragazzi, è la cosa che un allenatore ama di più".

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