George e Leonard trascinano i Clippers e rovinano la prima da campioni in carica dei gialloviola. Al Barclays Center Kevin Durant (22 punti) non ha pietà della sua ex squadra
È iniziata con due risultati piuttosto sorprendenti la stagione 2020/21 della Nba: a Los Angeles, i Lakers iniziano con i sorrisi della cerimonia degli anelli ma perdono 109-116 il derby contro i Clippers. 33 punti per Paul George, 26 per Kawhi Leonard. A Brooklyn, i rinnovati Nets battono 125-99 i Golden State Warriors (senza Mannion) con 26 punti di Kyrie Irving e 22 di Kevin Durant, al rientro dopo la lunga pausa per infortunio.
LOS ANGELES LAKERS-LOS ANGELES CLIPPERS 109-116
Anticipato dalla consueta cerimonia di consegna degli anelli (molto diversa dal solito vista l’assenza del pubblico, con i videomessaggi dei familiari di giocatori e allenatore a ‘condire’ l’evento), i Los Angeles Lakers tornano immediatamente sulla terra contro i rinnovati Clippers, che rovinano la festa dei gialloviola battendoli alla prima in regular season. Difficile capire se l’emozione abbia giocato un ruolo o se, semplicemente, la squadra losangelina meno blasonata avesse più motivazione dopo la deludente avventura nei playoff giocati nella bolla di Orlando, costati il posto a Doc Rivers (sostituito da Tyron Lue): fatto sta che già nella prima frazione di gioco i Clippers, guidati da Paul George (altro giocatore pesantemente criticato durante l’ultima postseason) e Kawhi Leonard, arrivano anche a 22 punti di vantaggio, dando subito una direzione precisa alla partita. I gialloviola, in realtà, provano a rimontare e arrivano anche al pareggio a metà del terzo periodo grazie non solo ai soliti LeBron James (22 punti per lui alla sirena) ed Anthony Davis (18), ma anche con l’apporto dell’ex di serata Montrezl Harrel, autore di 17 punti e 10 rimbalzi, e dell’altro nuovo arrivo Dennis Schroder, che mette a referto 14 punti e 12 rimbalzi. Dall’altra parte, però, i Clippers accelerano nel finale con Paul George, che chiuderà la sua prestazione con 33 punti e 5/8 da tre, e Kawhi Leonard, 26 punti a tabellino. Bene anche Serge Ibaka, autore di 15 punti alla prima in canotta Clippers dopo l’esperienza a Toronto.
BROOKLYN NETS-GOLDEN STATE WARRIORS 125-99
Prima del match in California, è il Barclays Center di Brooklyn ad inaugurare ufficialmente la nuova stagione Nba dopo l’esperienza nella bolla di Orlando chiusa poco più di due mesi fa: le porte al pubblico sono ancora tristemente chiuse a causa delle limitazioni per la pandemia di coronavirus ma i temi sono assai interessanti: dall’esordio sulla panchina dei Nets di Steve Nash a quello, sempre con la canotta della squadra di casa, di Kevin Durant dopo la lunghissima pausa per infortunio, passando per i rientri di Kyrie Irving per Brooklyn e Stephen Curry per i rinnovati Warriors, che almeno per oggi rinunciano a Nico Mannion (il suo 'two-way contract' gli permetterà di fare la spola tra G-League e Nba). Alla fine, però, il match è letteralmente a senso unico: se si esclude la fase iniziale di studio, la partita è un monologo di Brooklyn, che supera il +20 già nel finale di primo periodo e non deve più guardarsi alle spalle: il top scorer è Irving, con 26 punti, seguito dai 22 di un Durant che non ha pietà della sua ex squadra. Dall’altra parte Curry segna 20 punti ma spara a salve da tre (2/10). Solo 13 punti per il nuovo arrivo Andrew Wiggins, sul quale coach Steve Kerr ripone molte speranze visto l’infortunio di Klay Thompson. Impossibile giudicare una stagione di 72 partite dai primi 48 minuti, ma se il buongiorno si vede dal mattino sarà un altro anno complesso per Golden State.