NBA

Nba: Utah vince a Toronto, sorridono Boston e Milwaukee

Fontecchio segna 7 punti nel successo dei Jazz, Celtics e Bucks superano Charlotte e i Clippers. Bene anche Memphis e Dallas

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Nella notte Nba, vincono gli Utah Jazz di Simone Fontecchio, che realizza 7 punti nel 122-116 di Toronto. Sorridono anche Boston e Milwaukee: i Celtics battono 127-116 Charlotte, mentre i Bucks si impongono 119-106 a Los Angeles contro i Clippers. Bene Memphis e Dallas, che stendono rispettivamente Minnesota (128-107) e Sacramento (122-114). Colpo esterno di Phoenix, che in attesa di Kevin Durant supera 117-104 i Pacers.

TORONTO RAPTORS-UTAH JAZZ 116-122
Stavolta Utah vince e anche con il contributo di Simone Fontecchio: dopo i 9 punti in casa contro Minnesota, ne arrivano 7 a Toronto, con i Jazz che si impongono 122-116 in casa dei Raptors. L'azzurro aggiunge anche 2 punti e 2 rimbalzi chiudendo con 2/6 dal campo e una tripla a referto, con la vittoria che arriva grazie al 39-20 dell'ultimo quarto. Ai canadesi non bastano i 35 di Siakam, visto che Kessler e Markkanen chiudono a quota 23 rivelandosi fondamentali per il colpo esterno di Utah. I Jazz interrompono così la striscia negativa di tre sconfitte di fila e agganciano Okc al decimo posto con 28-29 di record contro il 28-27 dei Thunder. Toronto, invece, scivola undicesima ad Est.

BOSTON CELTICS-CHARLOTTE HORNETS 127-116
Boston non sbaglia e grazie alla scatenata coppia composta da Jayson Tatum (41 punti con 5/10 dall'arco) e Derrick White (doppia doppia a quota 33 con 10 assist e ben 8 triple a referto) vince 127-116 al TD Garden contro Charlotte. Match che vede saldamente al comando i Celtics, avanti di 18 punti all'intervallo lungo (71-53). Gli Hornets provano a riaprirla nel finale, ma quando è troppo tardi: non bastano così i 27 punti di Rozier tra le fila degli ospiti. Terzo successo di fila per i vicecampioni in carica, sempre primi nella Eastern Conference con 40-16 di record contro il 39-17 di Milwaukee, che resta così ad una partita di distanza. Charlotte, invece, subisce l'aggancio di Detroit: ora sono entrambe ultime con 15-42 di record.

LOS ANGELES CLIPPERS-MILWAUKEE BUCKS 106-119
Milwaukee tiene il passo di Boston grazie al 119-106 che matura a Los Angeles contro i Clippers. Scatenati Giannis Antetokounmpo e Brook Lopez, che mettono a referto rispettivamente 35 e 22 punti, con il greco che chiude 13/25 al tiro e l'ex Lakers che aggiunge 15 rimbalzi realizzando così una doppia doppia da 67% dall'arco (4/6). L'allungo arriva nella ripresa, visto il 54-51 di metà gara. Inutili i 20 di Boston e la doppia doppia di Paul George (19 con 11 rimbalzi): secondo ko di fila per i Clippers, che scivolano al sesto posto della Western Conference, superati da Dallas e da Phoenix. 39-17, invece, il record di Milwaukee, che centra così la decima vittoria consecutiva: meglio ad Est ha fatto solo Boston (40-16).

MEMPHIS GRIZZLIES-MINNESOTA TIMBERWOLVES 128-107
Memphis non sbaglia e batte 128-107 Minnesota centrando il secondo successo consecutivo. Un successo che matura nella fase centrale di gara: 72-54 il parziale complessivo considerando il secondo e il terzo quarto del match, poi il 25-21 finale serve solo a rendere più rotonda la vittoria dei Grizzlies. A trascinarli è naturalmente Ja Morant, che sfiora la tripla doppia chiudendo con 32 punti, 9 rimbalzi e 9 assist. Un ottimo contributo lo dà anche Desmond Bane, a quota 20 con il 50% dal campo (6/12), mentre ai Timberwolves non bastano i 21 di Nowell e i 17 di Edwards. Memphis si conferma seconda con 34-21 di record: ora è più vicina al primo posto di Denver e più lontana dal terzo di Sacramento. Minnesota, invece, scivola al nono posto, superata da Golden State, ora settima insieme ai Pelicans ancora prima di giocare.

SACRAMENTO KINGS-DALLAS MAVERICKS 114-122
In attesa di fare coppia con Luka Doncic, continua l'inserimento perfetto di Kyrie Irving a Dallas: sono 25 punti e 10 rimbalzi, seppur con 5/14 dal campo, per l'ex Brooklyn, decisivo nel 122-114 dei Mavericks a Sacramento. Il protagonista di una delle trade più importanti di febbraio è inoltre perfetto ai liberi (12/12), contribuendo ad un successo che i texani prenotano già con il 45-25 dei primi 12 minuti. I Kings provano a rimontare con Fox (33 punti) e Sabonis (18 con 11 rimbalzi), ma non riescono a guadagnarsi neanche l'overtime. Dallas è ora a 31-26 di record: è quarto posto in classifica nella Western Conference, e davanti ai Mavericks ci sono ora proprio i Kings a 31-24, che hanno due partite in meno e potranno comunque tenere a distanza Irving e compagni.

INDIANA PACERS-PHOENIX SUNS 104-117
In attesa di Kevin Durant, Phoenix si impone 117-104 sui Pacers, consolidando la candidatura per la zona playoff ad Ovest. I Suns chiudono la pratica già dopo 36 minuti, quando è 95-77 a Indianapolis. Decisivi i 22 punti con 11 rimbalzi di Ayton e i 21 di Devin Booker, oltre alla doppia doppia da 11 punti e 12 rimbalzi di Craig e ai 19 con 9 assist di Chris Paul. Il 27-22 dell'ultimo quarto e i 22 punti del rookie Mathurin non possono salvare Indiana, che incassa la terza sconfitta di fila (e la settima nelle ultime otto partite) e scivola sempre più in basso: ora è dodicesima nella Eastern Conference. Phoenix, invece, è quinta ad Ovest: è sorpasso ai Clippers, ko con i Bucks.

PHILADELPHIA 76ERS-NEW YORK KNICKS 119-108
Con il solito trio delle meraviglie, Philadelphia vince 119-108 in casa contro New York, confermandosi terza ad Est con 35-19 di record. il successo matura nell'ultimo quarto grazie al 27-15 dei 12 minuti conclusivi, che ribalta il 93-92 in favore dei Knicks dopo i primi tre periodi. Decisivi Joel Embiid (35 punti e 11 rimbalzi con un incredibile 14/18 dal campo), Tyrese Maxey (27) e James Harden (20 con 12 rimbalzi), mentre tra gli ospiti 60 dei 108 punti totali di squadra li realizzano Brunson e Randle, entrambi a quota 30 ma con il secondo in doppia doppia grazie ai 10 rimbalzi totalizzati. Numeri che non bastano a New York, che resta così al settimo posto nella Eastern Conference e si allontana dal sesto ora occupato da Miami.

NEW ORLEANS PELICANS-CLEVELAND CAVALIERS 107-118
Colpo esterno di Cleveland, che si impone 118-107 a New Orleans contro i Pelicans. Quasi metà dei punti di squadra li realizzano Donovan Mitchell ed Evan Mobley: sono 30 per l'ex Utah e 28 con 13 rimbalzi per l'ex rookie della franchigia dell'Ohio, che parte subito forte (+10 dopo 12 minuti e +18 all'intervallo lungo) e resiste nella ripresa. Non bastano i 25 di Ingram ai Pelicans, nuovamente privi di Zion Williamson: il 25-17 dell'ultimo periodo è troppo poco per mettere in dubbio il successo di Cleveland. Ad Est, i Cavs sono ora quarti con 36-22 di record e cinque vittorie di fila, mentre nella Western Conference i Pelicans sono sempre settimi, ma ora con la stessa percentuale di vittorie di Golden State: 29-28 contro il 28-27 degli Warriors.

MIAMI HEAT-HOUSTON ROCKETS 97-95
A regalare la vittoria in extremis a Miami su Houston è Jimmy Butler, che con una schiacciata a 3 decimi di secondo dalla fine del match timbra il definitivo 97-95, evitando l'overtime e consentendo agli Heat di confermare il sesto posto della Eastern Conference e staccare ulteriormente i Knicks. I padroni di casa possono sorridere anche per i 31 punti con 9 rimbalzi e 8 assist di Tyler Herro, vicinissimo alla tripla doppia, e ai 20 di Adebayo. Beffa atroce, invece, per i Rockets, che restano la squadra con il peggior record di tutta l'Nba ma crolla solo nel finale dopo aver sfiorato il supplementare. Non bastano i 22 punti di Smith Jr: arriva il quinto ko di fila per i Rockets, sempre più in fondo alla Western Conference.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 129-138
Vittoria esterna per Okc, che resta a contatto con la zona play-in della Western Conference battendo 138-129 i Blazers a Portland. A trascinare i Thunder è uno scatenato Shai Gilgeous Alexander, autore di 44 punti con un clamoroso 13/16 dal campo e 18/19 ai liberi. Una prestazione strepitosa, che oscura persino quella di Damian Lillard, che pure mette a referto 38 punti con 10/18 al tiro e 6/13 dall'arco. Gli ospiti vincono grazie al +11 dell'ultimo quarto: il 35-24 dei 12 minuti conclusivi ribalta il 105-103 dei primi tre periodi. Con questo successo, Okc sale a 27-28 di record e resta in compagnia dei Jazz al decimo posto, con Utah a 28-29 e quindi con due partite in più rispetto ai Thunder. Portland, invece, è scivola in un colpo al dodicesimo posto, dietro proprio a Okc e alla squadra di Fontecchio.

DETROIT PISTONS-SAN ANTONIO SPURS 138-131
L'unico match della notte a terminare all'overtime è quello tra due delle peggiori squadre in questa Nba, numeri alla mano. Detroit, dopo tre ko di fila, batte 138-131 San Antonio, ma servono addirittura 58 minuti per avere un vincitore alla Little Ceasars Arena. La parità, infatti, persiste per i quattro regolamentari più il supplementare: prima 113-113 dopo 48 minuti, poi 125-125, prima del 13-6 che regala il successo ai padroni di casa. Sono 32 punti per Bogdanovic tra le fila di Detroit, con Duren in doppia doppia a quota 30 con 17 rimbalzi. Non bastano i 31 di Graham tra le fila della formazione di Popovich. Detroit sale a 15-42 di record agganciando così ad Est Charlotte, mentre nella Western Conference San Antonio è penultima con 14-42, ma sono ben undici i ko consecutivi.
 

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